martedì 29 novembre 2016

Un solo obiettivo, varie strategie

Salve a tutti, sono con la presente a scrivere un comunicato in qualità di Presidente della associazione LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale, per la situazione che si sta venendo a creare tra le varie regioni e non solo, questo perché ritengo opportuno offrire qualche punto chiarificatore in merito.
Partiamo dalle situazioni che si stanno venendo a creare nelle varie regioni:
In merito alla regione Emilia Romagna la legge è stata approvata il data 22 novembre, promulgata in data 24, e pubblicata in data 25 novembre, con decorso di efficacia a partire dal 26 novembre.

Che cosa significa?
Significa che se una persona vuole portare il figlio in uno spazio gioco, da sabato 26 novembre lo spazio giochi potrebbe rifiutare l'accesso del bambino al suddetto. Solo per la questione asili nido si deve aspettare la pubblicazione delle informazioni integrative, che avverrà entro 30 giorni dalla data di pubblicazione.

Indifferentemente dal fatto che ci siano già stati atti attuativi della legge o meno, la legge di per sé è lesiva, nei suoi principi, quindi i ricorsi possono essere effettuati indifferentemente dal fatto che abbia già prodotto discriminazioni o meno ad oggi.

Aggiornamento in merito alle altre regioni:

- per la regione Lombardia sembra sia tutto fermo, in attesa quindi dell'esito del referendum o di normative dello Stato in merito;

- per la regione Toscana, stiamo cercando di vedere se la proposta di legge in merito sia già stata depositata o meno, aspettiamo notizie;

- per il Veneto, dobbiamo ancora vedere se e come si evolve la situazione, sperando non vogliano seguire la linea dell'Emilia Romagna; in teoria sembra si vogliano arrogare il diritto di escludere i bambini nelle zone dove le coperture sono basse - http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3073541

- per il Lazio, stiamo cercando la proposta di legge per capire come controbattere;

- per il Friuli Venezia Giulia, ci sono due proposte, una della giunta di Trieste e una della regione. Per quanto riguarda Trieste, come ormai molti saprete, sembra che ieri sera ci sia stata la votazione nella giunta comunale e la mozione sia stata approvata;

- per la regione Marche, stiamo cercando di ottenere la copia della proposta di legge;

- per la regione Sicilia, sembra siano state solo delle dichiarazioni senza alcun valore e senza alcuna proposta di legge depositata;

La linea che noi intendiamo seguire è la proposta di effettuare ricorso come cittadini, ed in qualità di cittadini si può effettuare. In caso di esito negativo abbiamo già un piano di riserva.
Questo è per quanto riguarda il ricorso e sono personalmente in contatto con legali di fiducia per questo argomento.
In merito a questo tema voglio aprire una piccola parentesi.
Il mio interesse è quello di risolvere il problema e sono stanca di tutte le polemiche che vengono fatte soprattutto nei miei confronti ma non solo, anche per le iniziative che si sta portando avanti, insieme ad altri genitori, e non solo per quanto riguarda l'associazione in sé. Se non sono ben accette, non critico, ognuno è libero di pensare quello che meglio desidera, ma gli atti di sabotaggio non sono ben accetti.
Siamo aperti alle collaborazioni con chiunque condivida lo stesso obiettivo. Molti di voi hanno anche il mio numero di telefono privato e mi possono contattare anche tramite mail e Facebbok e Messenger. Per chiunque voglia unire le forze, io ci sono.
In qualità di Presidente che ha visto l'evolversi di queste situazioni, posso tranquillamente affermare che vi sono state troppe persone e associazioni che hanno considerato male le mosse oppure hanno sottovalutato i politici. Il problema è che ciò continua ad accadere, quindi non si impara mai dai propri errori. Ci ritroviamo con una assemblea indetta dal Comilva a Trieste, invece che manifestare il proprio dissenso durante la votazione nel Consiglio Comunale, che stava avvenendo nello stesso frangente. Non sono parole mie ma di persone deluse da tutto ciò e che vi hanno partecipato, ed io intendo dare voce al loro dissenso. Ci ritroviamo con proposte di legge, mozioni e delibere e sta sfuggendo tutto di mano e ognuno va in cerca della propria fama e della propria gloria.
A titolo personale posso tranquillamente affermare che da parte mia il tutto è sempre stato fatto per una questione di principio. Non ho mai voluto un centesimo e aiuterò sempre chiunque chieda una mano ma addirittura andare ad infangare me o altre persone con cui collaboro non lo accetto.








Personalmente in questo momento storico l'ultima cosa da fare sarebbe di pensare ad introiti o presunta fama per non si sa quale motivo.
Questo lo affermo su basi certe. Il 4 di dicembre c'è un referendum che potrebbe compromettere qualsiasi libertà di scelta di noi genitori e anche di tutti i cittadini. Lo affermo con motivazioni valide, ovvero la seguente:

Parliamo di una proposta di legge indetta dai deputati Borghese e Merlo in data 31 marzo 2016 in merito al rendere obbligatorie anche le vaccinazioni anti pertosse e anti morbillo, anche per la scuola dell'obbligo.
Attualmente l'iter legislativo si è fermato solo all'assegnazione all'assemblea competente, ovvero XII Assemblea Affari Sociali. L'iter è verificabile qui di seguito:

In tutto ciò reputo che l'ultima cosa da fare sarebbe cercare di sabotare le azioni di un gruppo di cittadini che non sentendosi tutelati o rappresentanti o per motivi puramente personali abbiano deciso di seguire una via diversa. Reputo che in questo momento ci voglia unione o quantomeno un minimo di rispetto visto che l'obiettivo è comune: tutelare i nostri figli ed il loro futuro.

Vi informo che è possibile associarsi o anche richiedere di associarsi scrivendo una mail a info.liberidallobbligo@gmail.com

Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete scrivere sia alla suddetta mail che a me privatamente.

Ringrazio tutti.

Ana Diana Demian
Presidente LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale


Post Scriptum: aggiungo che mi hanno appena comunicato anche la proposta dell'Umbria.
http://www.quotidianosanita.it/umbria/articolo.php?articolo_id=45283


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