venerdì 18 novembre 2016

Somministrazione di un vaccino

Procedura per la somministrazione di un vaccino

Nel precedente post ho parlato di vaccini e immunità di gregge, per chi se lo fosse perso, questo è il link. Parliamo ora della procedura di somministrazione di un vaccino, non solo pediatrico. Essendo una pratica medica diffusa su tutto il territorio in teoria ogni regione dovrebbe avere una prassi da seguire oppure una prassi dettata dal Ministero della Salute con linee guida valide per il territorio nazionale. Una prassi che riduca al minimo possibile il rischio di danni o errori umani – alla fine si tratta pur sempre di un intervento medico di profilassi preventiva in persone sane.
Dopo una lunga ricerca constato con grande disappunto che l'unico file online abbastanza aggiornato appartiene alla regione Veneto, unica regione senza obbligo di vaccinazione, essendo stato sospeso nel 2007. Questo è il link per il file in PDF, datato 2011.
Da questo file possiamo leggere che la prassi prevede:
  • Prassi prima di vaccinare - La prima cosa che bisogna fare è controllare la temperatura del frigorifero, i lotti, il carrello dei farmaci e impostare il software delle vaccinazione (compreso il nome degli operatori presenti).
    Il personale sanitario, prima della somministrazione, deve sempre controllare lo stato vaccinale del soggetto (nella documentazione in archivio o in quella presentata dal paziente). Procede poi alla somministrazione delle vaccinazioni e quindi informa i genitori del vaccinato circa i più comuni provvedimenti da assumere in caso di eventuali effetti collaterali e/o reazioni avverse, anche avvalendosi del materiale informativo specificatamente predisposto, inclusa la segnalazione al servizio per l’eventuale gestione del caso e la successiva trasmissione al sistema nazionale di farmacovigilanza. Durante le sedute vaccinali vanno rispettate scrupolosamente tutte le misure di igiene personale; in particolare le mani del vaccinatore dovranno essere lavate dopo ogni intervento. Prima di ogni somministrazione il personale vaccinatore deve controllare che il prodotto da utilizzare corrisponda al vaccino da inoculare non fidandosi esclusivamente di osservare forma e colore delle confezioni esterne; deve controllare altresì la data di scadenza, il colore e l’aspetto del preparato.
  • Informare - Il personale sanitario incaricato lo accoglie e verifica se i genitori (o l’assistito) hanno ricevuto l’Opuscolo informativo regionale sulle vaccinazioni e ne hanno adeguatamente preso visione - in caso negativo ne fornisce copia; se i genitori (o l’assistito) hanno ricevuto adeguate informazioni dal pediatra di famiglia o dal medico di famiglia; se i genitori (o l’assistito) sono in possesso di documentazione relativa ad eventuali vaccinazioni già eseguite (in sede o altrove).
    L’informazione deve essere comprensibile, evitando di ricorrere, per quanto possibile, a termini medici non alla portata di tutti. Particolare attenzione deve essere dedicata all’informazione in occasione della prima vaccinazione: il colloquio deve essere sempre un momento di dialogo, volto alla condivisione delle scelte. Nelle sedute successive oltre all’informazione specifica dovranno essere rilevate eventuali reazioni avverse alle precedenti somministrazioni e anticipati gli appuntamenti futuri.
  • La scheda anamnestica e verifiche correlate - Vanno riportate la sede e la modalità di esecuzione della vaccinazione: l’annotazione della sede di somministrazione risulta importante per la rilevazione degli eventuali effetti collaterali locali in caso di somministrazioni multiple – questo per semplificare la segnalazione di sospetta reazione avversa in caso servissero i dati. La scheda va firmata dal sanitario che ha raccolto l’anamnesi e anche dal sanitario che ha eseguito la vaccinazione, indicando anche il medico responsabile della seduta vaccinale.
    Se il soggetto da vaccinare ha già avuto precedenti accessi al Servizio, la raccolta dei dati anamnestici andrà registrata sulla scheda già esistente e agli atti dell’ambulatorio vaccinale. In particolare, il personale sanitario incaricato non medico verifica l’eventuale comparsa di effetti collaterali dopo le precedenti vaccinazioni.
    Qualora l’anamnesi non metta in evidenza problemi sanitari di rilievo il personale sanitario conclude per l’idoneità alla vaccinazione. Nel caso emergano incertezze o problemi sanitari specifici, il personale sanitario consulterà il medico responsabile per la seduta vaccinale, che assumerà la decisione definitiva (vaccinazione, rinvio, esonero, eventuali consultazione di altri specialisti).
    La consultazione del medico e le conseguenti decisioni di rilievo, andranno annotate sulla scheda anamnestica (o sulla scheda di vaccinazione), così come ulteriori richieste specialistiche o documentali.
    E’ necessario aver cura di comunicare al medico curante o al pediatra del soggetto da vaccinare decisioni difformi al calendario previsto. Ogni valutazione sull’idoneità alla vaccinazione deve essere fatta in sede ambulatoriale e non telefonicamente.
  • Quando il soggetto da vaccinare si presenta al servizio vaccinale, il personale sanitario non medico:
    • verifica i dati e lo stato vaccinale del soggetto sulla scheda di vaccinazione;
    • verifica il contenuto del libretto delle vaccinazioni e/o del libretto sanitario individuale o altra documentazione;
    • presenta le vaccinazioni previste dal calendario di vaccinazione, verificando che le principali informazioni necessarie per esprimere un’adesione consapevole siano state correttamente comunicate;
    • offre attivamente (o comunque comunica la possibilità di eseguire) le altre vaccinazioni raccomandate;
    • risponde alle richieste di chiarimenti da parte dei genitori promuovendone gli aspetti positivi sul piano individuale e collettivo; favorisce il colloquio dei genitori con il medico della sede vaccinale a fronte di richieste di chiarimenti complesse;
    • sensibilizza sull’importanza di registrare sul libretto personale o altro documento le somministrazioni ricevute.
    Nei casi complicati, qualora lo ritenga necessario, il medico responsabile della seduta vaccinale richiede la consulenza specialistica, in regime di esenzione ticket, curando direttamente le prenotazioni al fine di creare il minimo disagio per l’utente.
    L’esenzione ticket deve essere applicata a tutte le vaccinazioni raccomandate, facenti parte dei livelli essenziali di assistenza (LEA), in quanto eseguite a tutela del prevalente interesse della collettività.
    Qualora si ritenga necessario somministrare la vaccinazione in ambiente protetto, il medico provvederà anche per l'organizzazione dell'accesso ospedaliero. E’ buona regola comunicare e motivare le proprie decisioni con il medico curante o il pediatra.
    Esonero - In caso di controindicazione temporanea a lungo termine o di controindicazione assoluta il medico responsabile della seduta vaccinale cura l’acquisizione agli atti di tutta la documentazione clinica, decide per l'eventuale esonero, aggiorna la scheda individuale in modo chiaro ed evidente e la firma.
    In presenza di controindicazione temporanea o di precauzione, il personale sanitario non medico incaricato, valutata la documentazione o le condizioni cliniche, se necessario in collaborazione con il medico responsabile della seduta vaccinale, fissa la data del nuovo appuntamento o concorda le modalità per stabilire l’accesso successivo.
  • Tempi di attesa - Dopo l’esecuzione delle vaccinazioni il personale sanitario deve invitare i genitori del vaccinato a sostare di norma per 15 minuti circa negli spazi d’attesa della sede vaccinale, allo scopo di intervenire immediatamente nel caso di reazioni avverse a rapida insorgenza. Il periodo di osservazione va prolungato a 30 minuti in caso di rilevazione, all’anamnesi, di gravi allergie a sostanze non presenti nei vaccini (alimenti, farmaci, ecc.), o di precedenti di allergie lievi allo specifico vaccino o ai suoi costituenti.
  • La documentazione - delle vaccinazioni somministrate è importante per garantire che le persone siano state effettivamente ed adeguatamente vaccinate e per evitare ritardi vaccinali o somministrazioni ingiustificate. Ogni somministrazione perciò deve essere registrata correttamente su apposite schede individuali o su registri cartacei o computerizzati. La registrazione, oltre a contenere i dati anagrafici del soggetto vaccinato e la data di somministrazione, deve riportare tutti gli elementi essenziali per identificare in ogni momento il vaccino utilizzato; deve comprendere il nome dell’operatore sanitario che ha effettuato la somministrazione e del Medico responsabile della seduta vaccinale.
    Tale pratica è indispensabile anche per la possibilità di comparsa di eventi avversi o la richiesta di indennizzo per danni da vaccinazione (Legge 210/92). La data ed il tipo di vaccino somministrato devono essere registrati anche sul libretto personale del vaccinato. Per la segnalazione di sospetta reazione avversa, ecco il link al PDF della corretta prassi.
    Per i soggetti non residenti, è necessario documentare nelle schede, o nei registri vaccinali, i risultati di eventuali test sierologici relativi a malattie prevenibili con vaccino.
    Nel caso leggendo vi siate accorti di inesattezze nel vostro libretto, dal seguente link potete trovare il percorso da seguire per ottenere i dati mancanti.
  • Difformità, errori o problematiche - In ciascuna sede vaccinale viene nominato un Responsabile della somministrazione e della registrazione delle vaccinazioni il quale è garante della conformità delle attività di somministrazione e registrazione delle vaccinazioni. Qualora in una delle attività oggetto della presente procedura si riscontri una significativa situazione di difformità, tutto il personale sanitario incaricato (medico e non medico) deve procedere con una segnalazione scritta al Medico del centro vaccinale e ne archivia una copia nel registro delle “non conformità”, assegnandole un numero identificativo progressivo.
    Il Medico del centro vaccinale esaminerà semestralmente le schede del Registro delle “non conformità” per verificare che siano state risolte, in caso contrario effettuerà un riesame delle cause che hanno determinato situazioni difformi rimaste irrisolte. Annualmente riporta al Responsabile per la somministrazione e registrazione delle vaccinazioni l’esito della sua valutazione sulle schede raccolte nel Registro per condividere un’eventuale revisione della procedura.
    Il Responsabile per la somministrazione e registrazione delle vaccinazioni provvede ad aggiornare tempestivamente i “Riferimenti” presenti in questa procedura ogni qual volta i documenti, le linee guida ed ogni altra informazione qui contenuta necessiti di essere sostituita, integrata, aggiunta e/o modificata.

Nota personale – Constato con grandissimo rammarico che purtroppo online vi sono pochissime informazioni in merito a tale pratica e che l'unica abbastanza valida appartenga ad una regione, il Veneto, dove dal 2007 i vaccini non sono più obbligatori. Rimane pur sempre un file datato 2011 e che non è stato più aggiornato.
Spero che queste informazioni siano utili e che ognuno, nel proprio piccolo, le possa segnalare alla propria azienda sanitaria di riferimento per cercare di chiedere maggior trasparenza, correttezza e precisione – qui si parla della nostra salute e dei nostri figli – pretendere garanzie è un dovere.
http://iononvaccino.blogspot.com/2016/07/proceduraper-la-somministrazione-di-un.html

Fonti

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