Tetano:
realtà attuale, disinfezione e immunità naturale
Una
breve summa sul tetano presa da epicentro.iss.it:
patologia infettiva acuta non contagiosa che viene causata dal
batterio Clostridium tetani, bacillo Gram-positivo che cresce solo se
è in ASSENZA di ossigeno, ed è presente in natura sia in forma
vegetativa, sia sotto forma di spore. Il germe in forma vegetativa
produce una tossina, dettatetanospasmina, che è neurotossica e causa
i sintomi clinici della malattia. Il batterio è normalmente presente
nell’intestino di bovini, di equini e di ovini ed infine
nell’intestino umano, e viene eliminato con le feci. Le spore del
tetano possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e
contaminano spesso la polvere e la terra.
Possono
penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in
condizioni opportune, che si verificano specialmente nei
tessuti necrotici, si
possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.
La
vaccinazione risulta tra le quattro obbligatorie per legge (Legge
5 marzo 1968, n° 292).
Realtà
attuale del tetano
La
situazione reale ed effettiva è che durante la vita, molto più
spesso di quanto si pensi, l'organismo entra in contatto con il
Clostridium tetani creando di conseguenza un'immunità naturale, e
che tale immunità quindi esiste anche senza vaccinazione ed è
verificabile intorno ai tre anni tramite analisi del sangue chiedendo
la titolazione degli anticorpi tetanici, il cui risultato maggiore di
0,01 UI/ml significa avere immunità!
Inoltre in questo studio scientifico si può leggere come la vitamina C svolga un ruolo straordinario nel prevenire e trattare il tetano. Nonostante questo studio risalga al 1984, esiste anche una review più recente, del 2013, la quale afferma che: “Esistono differenze nelle risposte dei pazienti trattati con la vitamina C, specialmente in base all'età. Nei bambini tra 1 e 12 anni (numero di pazienti - 62) la riduzione del tasso di mortalità è del 100% mentre per il gruppo di pazienti tra i 13 ed i 30 anni (numero di pazienti – 55) la percentuale del tasso di mortalità si era ridotta al 45%.”
Inoltre in questo studio scientifico si può leggere come la vitamina C svolga un ruolo straordinario nel prevenire e trattare il tetano. Nonostante questo studio risalga al 1984, esiste anche una review più recente, del 2013, la quale afferma che: “Esistono differenze nelle risposte dei pazienti trattati con la vitamina C, specialmente in base all'età. Nei bambini tra 1 e 12 anni (numero di pazienti - 62) la riduzione del tasso di mortalità è del 100% mentre per il gruppo di pazienti tra i 13 ed i 30 anni (numero di pazienti – 55) la percentuale del tasso di mortalità si era ridotta al 45%.”
In
questa review però gli autori non si arrischiano a consigliare la
somministrazione della vitamina C in casi di tetano a causa della
scarsa letteratura e degli scarsi studi attualmente presenti, si
conclude quindi con l'auspicio degli autori di vedere un
approfondimento su tale tema.
Studi
scientifici
Vi
è più di uno studio scientifico dove si può legger come il tetano
sia stato contratto da persone correttamente vaccinate per questa
patologia!!! Di seguito alcune
righe dell'abstract di uno studio molto interessante:
“Una situazione digrave stadio del tetano (grado III) si è verificato in tre pazienti che erano immunizzati ed avevano alti livelli sierici di anticorpi. La malattia è stata fatale in un paziente, che era stato iperimmunizzato per produrre immunoglobuline commerciali per il tetano. Due pazienti erano stati vaccinati un anno prima del ricovero.
I titoli antitetanici all'ammissione erano 25 UI / ml e 0,15 UI /ml secondo i test di emoagglutinazione ed ELISA. Un valore maggiore di 0,01 IU / ml è considerato protettivo.”
“Una situazione digrave stadio del tetano (grado III) si è verificato in tre pazienti che erano immunizzati ed avevano alti livelli sierici di anticorpi. La malattia è stata fatale in un paziente, che era stato iperimmunizzato per produrre immunoglobuline commerciali per il tetano. Due pazienti erano stati vaccinati un anno prima del ricovero.
I titoli antitetanici all'ammissione erano 25 UI / ml e 0,15 UI /ml secondo i test di emoagglutinazione ed ELISA. Un valore maggiore di 0,01 IU / ml è considerato protettivo.”
23
gennaio 2014-
L’articolo “Tetanus
in Italy 2001–2010: A continuing threat in older adults”
(Vaccine
2013 Dec 25),
fornisce una panoramica dell’epidemiologia del tetano in Italia tra
il 2001 e il 2010.
Dallo
studio è emerso che nel periodo in esame sono stati notificati 594
casi, con un’incidenza annua media di 1
caso per milione di
abitanti.
Abstract
- “Pur
essendo una patologia completamente prevenibile, casi di tetano
continuano a verificarsi in Italia ed i ricoveri ospedalieri sono
stati segnalati per essere più elevati rispetto ad altri paesi
europei e ad altri industrializzati. Sono stati esaminati i dati di
notifica, di ospedalizzazione, mortalità e sieroprevalenza per
descrivere l'epidemiologia del tetano in Italia dal 2001 al 2010.
Sono stati notificati in totale di 594 casi di tetano, con
un'incidenza media annua di 1
ogni 1.000.000 di
abitanti. La maggior parte dei casi erano in persone non vaccinate o
non completamente vaccinate, di cui l'80% si è verificato in
soggetti di età maggiore ai 64 anni ed un'incidenza maggiore nelle
donne rispetto agli uomini nella medesima fascia di età. […] Oltre
il 50% delle persone di età compresa fra i 45 ed i 64 anni e oltre i
due terzi dei soggetti di età maggiore (≥) ai 65 anni avevano
livelli di anticorpi contro il tetano come in altri paesi, ma la
maggior parte dei casi si verifica nei più anziani, soprattutto
nelle donne
anziane.”
Come
disinfettare una ferita?
Da
questo
sito,
si può leggere il modo giusto per pulire e disinfettare una ferita,
secondo le buone norme di primo soccorso.
“
Medicare
una ferita vuol dire prima di tutto procedere ad una pulizia accurata
della lesione e della zona circostante che può essere effettuata
utilizzando acqua corrente fredda e, se lo abbiamo a disposizione,
del sapone. Per allontanare eventuali tracce di terra, polvere,
frammenti o spine si può dirigere sulla lesione un getto violento di
acqua oppure utilizzare pinzette o aghi precedentemente sterilizzati
sul fornello di casa oppure se siamo all'aperto alla fiamma di un
accendino. Nelle operazioni di pulizia è meglio aiutarsi, se
necessario, con garze sterili evitando di usare il cotone idrofilo
che potrebbe lasciare nella ferita fili o piccoli frammenti.
Dopo il lavaggio della ferita e della zona circostante si procede alla disinfezione. A questo scopo si può utilizzare uno dei numerosi disinfettanti disponibili in commercio, non alcolici e che contengono sostanze quali lo iodio o il cloro o l'acqua ossigenata.”
Dopo il lavaggio della ferita e della zona circostante si procede alla disinfezione. A questo scopo si può utilizzare uno dei numerosi disinfettanti disponibili in commercio, non alcolici e che contengono sostanze quali lo iodio o il cloro o l'acqua ossigenata.”
In
caso di ferita molto profonda o che si sospetta possa non essere
stata pulita correttamente si consiglia di recarsi in ospedale per un
adeguato trattamento della ferita.
Per
quanto concerne le prassi di pronto soccorso invece, è prevista la
somministrazione delle immunoglobuline antitetaniche iperimmuni, non
la vaccinazione.
Vi
lascio però questo
link,
che rimanda ad una dispensa molto utile sulle ferite a rischio oppure
no di tetano e/o infezioni.
In
merito a immunità naturale al tetano riporto quanto segue, da questo
articolo:
“Nella letteratura scientifica sono numerosi gli studi che
esaminano l’entità degli anticorpi specifici contro il tetano per
valutare l’efficacia delle campagne vaccinali. Al contrario,
l’esistenza di una immunità naturale specifica nei confronti di
questa malattia non è stata studiata in maniera approfondita. Per
immunità
naturale specifica si
intende la presenza di anticorpi specifici contro il tetano nel
sangue di soggetti che non sono mai stati vaccinati.Nella
nostra esperienza è sempre più frequente il riscontro di bambini
mai vaccinati che però presentano un adeguato titolo anticorpale
antitetanico nel sangue(cioè
in quantità sufficiente per fornire una protezione immunitaria
contro il tetano).” Affermazione basata sul seguente studio.
Fonti
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