venerdì 18 novembre 2016

Il tetano

Tetano: realtà attuale, disinfezione e immunità naturale

Una breve summa sul tetano presa da epicentro.iss.it: patologia infettiva acuta non contagiosa che viene causata dal batterio Clostridium tetani, bacillo Gram-positivo che cresce solo se è in ASSENZA di ossigeno, ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, dettatetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Il batterio è normalmente presente nell’intestino di bovini, di equini e di ovini ed infine nell’intestino umano, e viene eliminato con le feci. Le spore del tetano possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra.
Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, che si verificano specialmente nei tessuti necrotici, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.
La vaccinazione risulta tra le quattro obbligatorie per legge (Legge 5 marzo 1968, n° 292).

Realtà attuale del tetano

La situazione reale ed effettiva è che durante la vita, molto più spesso di quanto si pensi, l'organismo entra in contatto con il Clostridium tetani creando di conseguenza un'immunità naturale, e che tale immunità quindi esiste anche senza vaccinazione ed è verificabile intorno ai tre anni tramite analisi del sangue chiedendo la titolazione degli anticorpi tetanici, il cui risultato maggiore di 0,01 UI/ml significa avere immunità!
Inoltre in questo
studio scientifico si può leggere come la vitamina C svolga un ruolo straordinario nel prevenire e trattare il tetano. Nonostante questo studio risalga al 1984, esiste anche una review più recente, del 2013, la quale afferma che: “Esistono differenze nelle risposte dei pazienti trattati con la vitamina C, specialmente in base all'età. Nei bambini tra 1 e 12 anni (numero di pazienti - 62) la riduzione del tasso di mortalità è del 100% mentre per il gruppo di pazienti tra i 13 ed i 30 anni (numero di pazienti – 55) la percentuale del tasso di mortalità si era ridotta al 45%.”
In questa review però gli autori non si arrischiano a consigliare la somministrazione della vitamina C in casi di tetano a causa della scarsa letteratura e degli scarsi studi attualmente presenti, si conclude quindi con l'auspicio degli autori di vedere un approfondimento su tale tema.
Studi scientifici
Vi è più di uno studio scientifico dove si può legger come il tetano sia stato contratto da persone correttamente vaccinate per questa patologia!!! Di seguito alcune righe dell'abstract di uno studio molto interessante:
“Una situazione digrave stadio del tetano (grado III) si è verificato in tre pazienti che erano immunizzati ed avevano alti livelli sierici di anticorpi. La malattia è stata fatale in un paziente, che era stato iperimmunizzato per produrre immunoglobuline commerciali per il tetano. Due pazienti erano stati vaccinati un anno prima del ricovero.
I titoli antitetanici all'ammissione erano 25 UI / ml e 0,15 UI /ml secondo i test di emoagglutinazione ed ELISA. Un valore maggiore di 0,01 IU / ml è considerato protettivo.”
23 gennaio 2014- L’articolo Tetanus in Italy 2001–2010: A continuing threat in older adults” (Vaccine 2013 Dec 25), fornisce una panoramica dell’epidemiologia del tetano in Italia tra il 2001 e il 2010.
Dallo studio è emerso che nel periodo in esame sono stati notificati 594 casi, con un’incidenza annua media di 1 caso per milione di abitanti.
Abstract - “Pur essendo una patologia completamente prevenibile, casi di tetano continuano a verificarsi in Italia ed i ricoveri ospedalieri sono stati segnalati per essere più elevati rispetto ad altri paesi europei e ad altri industrializzati. Sono stati esaminati i dati di notifica, di ospedalizzazione, mortalità e sieroprevalenza per descrivere l'epidemiologia del tetano in Italia dal 2001 al 2010. Sono stati notificati in totale di 594 casi di tetano, con un'incidenza media annua di 1 ogni 1.000.000 di abitanti. La maggior parte dei casi erano in persone non vaccinate o non completamente vaccinate, di cui l'80% si è verificato in soggetti di età maggiore ai 64 anni ed un'incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini nella medesima fascia di età. […] Oltre il 50% delle persone di età compresa fra i 45 ed i 64 anni e oltre i due terzi dei soggetti di età maggiore (≥) ai 65 anni avevano livelli di anticorpi contro il tetano come in altri paesi, ma la maggior parte dei casi si verifica nei più anziani, soprattutto nelle donne anziane.”

Come disinfettare una ferita?

Da questo sito, si può leggere il modo giusto per pulire e disinfettare una ferita, secondo le buone norme di primo soccorso.
Medicare una ferita vuol dire prima di tutto procedere ad una pulizia accurata della lesione e della zona circostante che può essere effettuata utilizzando acqua corrente fredda e, se lo abbiamo a disposizione, del sapone. Per allontanare eventuali tracce di terra, polvere, frammenti o spine si può dirigere sulla lesione un getto violento di acqua oppure utilizzare pinzette o aghi precedentemente sterilizzati sul fornello di casa oppure se siamo all'aperto alla fiamma di un accendino. Nelle operazioni di pulizia è meglio aiutarsi, se necessario, con garze sterili evitando di usare il cotone idrofilo che potrebbe lasciare nella ferita fili o piccoli frammenti.
Dopo il lavaggio della ferita e della zona circostante si procede alla disinfezione. A questo scopo si può utilizzare uno dei numerosi disinfettanti disponibili in commercio, non alcolici e che contengono sostanze quali lo iodio o il cloro o l'acqua ossigenata.”
In caso di ferita molto profonda o che si sospetta possa non essere stata pulita correttamente si consiglia di recarsi in ospedale per un adeguato trattamento della ferita.
Per quanto concerne le prassi di pronto soccorso invece, è prevista la somministrazione delle immunoglobuline antitetaniche iperimmuni, non la vaccinazione.
Vi lascio però questo link, che rimanda ad una dispensa molto utile sulle ferite a rischio oppure no di tetano e/o infezioni.
In merito a immunità naturale al tetano riporto quanto segue, da questo articolo: “Nella letteratura scientifica sono numerosi gli studi che esaminano l’entità degli anticorpi specifici contro il tetano per valutare l’efficacia delle campagne vaccinali. Al contrario, l’esistenza di una immunità naturale specifica nei confronti di questa malattia non è stata studiata in maniera approfondita. Per immunità naturale specifica si intende la presenza di anticorpi specifici contro il tetano nel sangue di soggetti che non sono mai stati vaccinati.Nella nostra esperienza è sempre più frequente il riscontro di bambini mai vaccinati che però presentano un adeguato titolo anticorpale antitetanico nel sangue(cioè in quantità sufficiente per fornire una protezione immunitaria contro il tetano).” Affermazione basata sul seguente studio.


Fonti

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