In
data 25 novembre il Presidente della regione Emilia Romagna, insieme
all'Assessore alla Sanità Sergio Venturi, hanno deciso di fare una
diretta video su Facebook per cercare di chiarire possibili dubbi che
le persone avrebbero potuto avere in merito alla legge pubblicata in
mattinata sul Bollettino Ufficiale. Qui trovate il link al video
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1178341285536100&id=264302983606606
Il
post precedente è stato concluso lanciando alcune domande di spunto
e riflessione, e questioni che premono a molti noi genitori e non
sono nemmeno troppo tecniche. Il presidente ha dichiarato che la
legge sarebbe diventata operativa nel giro di alcuni mesi, i dettagli
in merito all'attuazione sarebbero arrivati entro 30 giorni e che
queste legge avrebbe riguardato l'anno scolastico 2017/2018, mentre
come abbiamo visto dall'ultima parte della legge pubblicata, non è
così. Bisognerebbe ricordare al presidente Bonaccini che le tecniche
di comunicazione e di marketing fatte in questa maniera funzionavano
negli anni '90, attualmente grazie anche a internet e social media,
le bugie hanno le gambe inesistenti. Essendo “comunicazione e
marketing regionali” fra le sue competenze, pretendo le svolga in
maniera linda in qualità di cittadina della sua regione.
In
merito invece alla figura dell'Assessore alla Sanità, il signor
Sergio Venturi, vorrei riportarvi questa frase dalla sua biografia
dal sito della regione, capirete il perché in un secondo momento:
“Dopo
la laurea in Medicina e Chirurgia (Università di Bologna), la
specializzazione in Malattie dell’apparato digerente e un master in
Amministrazione e Gestione dei Servizi Sanitari, ha ricoperto vari
incarichi dirigenziali all’interno del servizio sanitario regionale
(Usl Bologna nord, Faenza, Ravenna e Modena).”
Cercherò
di fare un pensiero logico sui punti toccati dal signor Venturi e dal
signor Bonaccini, con le domande poste dai genitori e le risposte che
sono state date.
Il
primo a rispondere è il Venturi il quale dichiara che non vuole
rispondere troppo sulle questioni tecniche dato che in questi trenta
giorni ne parleranno nel tavolo di discussione apposito.
Secondo
Venturi, questa è una delle leggende metropolitane che ha portato la
regione a dover varare questa legge.
Il
secondo punto toccato è quello delle quattro vaccinazioni
obbligatorie. Venturi sembra quasi triste per il fatto che “noi
potevamo fare solo questo”, puntando però poi sull'invitare i
cittadini ad andare a votare per il referendum, parlando di migliore
qualità del servizio sanitario nazionale se si riuscisse a fare la
modifica della Costituzione.
La
terza questione riguarda i famosi bimbi che “non possono essere
vaccinati”. Si cita la legge come una misura di tutela nei
confronti dei bambini non vaccinabili perché con immunodeficienze o
altre patologie, parlando di un fantomatico effetto di ambiente
protetto. Prima di andare a parlare di leggende metropolitane ritengo
che si dovrebbe fare almeno un ripasso dei punti salienti.
Oltre
a voler riferire a lor signori testimonianze di madri che hanno
davvero figli con problemi e che nei momenti di “massima”, nella
migliore delle ipotesi escono con la mascherina, vorrei informarli
che le uniche vaccinazioni che potrebbero essere somministrate con
estrema cautela sono quelle attenuate. Le quattro vaccinazioni
obbligatorie possono essere tranquillamente somministrate nel 99%
circa di quei soggetti. Queste non sono leggende metropolitane, il
tutto si trova qui http://www.iss.it/binary/publ/cont/09_13_web.pdf?
- Istituto Superiore di Sanità, di fatti, qui di seguito l'immagine
delle controindicazioni per la somministrazione dell'esavalente.

Un punto interessante toccato da un'ascoltatrice riguarda il fatto che
il tutto sia stato fatto per far guadagnare le case farmaceutiche,
per la risposta a questo punto vi rimando agli obiettivi del Piano
Nazionale di Prevenzione Vaccinale, dove si parla proprio della
regola della domanda e dell'offerta e della necessità di aumentare
il minimo di copertura garantita per aver maggior margine di
contrattazione sul prezzo.
Una
domanda posta da più ascoltatori riguarda i quattro obbligatori che
attualmente non sono disponibili singolarmente. Venturi afferma che
si stanno muovendo insieme a tutta la filiale del farmaco per
procurarsi i vaccini singoli, afferma però che sarebbe auspicabile
riuscire a rendere obbligatori i sei dell'esavalente. Questo poiché
abbiamo stragi di bambini con pertosse negli ospedali.
Sarebbe
cosa buona e giusta se qualcuno spiegasse che in Italia il procurato
allarme è ancora perseguibile per legge perché parlare di stragi
inesistenti, lo è.
Venturi
risponde ad Ambra che le vaccinazioni sono farmaci molto sicuri e
testati, lo dimostrano EMA (Agenzia Europea del Farmaco) e FDA (Food
and Drug Administration), di fatti per citarlo, riporto le sue stesse
parole: “È rigorosissima la sperimentazione che viene
effettuata sui bambini piccoli..”
Venturi
verso il minuto 24 del video dice una cosa assurda: “Linda ci
chiede come pensiamo di gestire i parchi divertimento e gli spazi
ricreativi. Credo che interessi a tutti, allora. Noi non possiamo
impedire che nei parchi di divertimento entrino tutti quelli che
vogliono entrare, noi ci occupiamo delle comunità nelle quali i
bambini vivono tutti i giorni come gli asili nido per l'appunto, i
parchi di divertimento, al massimo nei parchi di divertimento i
sindaci possono impedire di fumare come certamente non possiamo
immaginare che tutti quelli che entrano nei parchi di divertimento o
i turisti debbano essere soggetti alle nostre regole. Questo
francamente non possiamo farlo, neanche volendo.”
In
merito a quanto sopra la domanda sorge spontanea: l'assessore Venturi
lo ha letto il testo della proposta prima di votarla e approvarla o
l'articolo 9 e relativi sono sfuggiti? Personalmente lo ritengo grave
indifferentemente dalla scusa che possa asserire.
Bonaccini
invece alcuni minuti dopo decide di rispondere ad una persona che
vuole sapere se tale legge si applica anche ai turisti che si recano
nella nostra regione. Afferma in tutta risposta “stiamo parlando
di una legge dentro la quale vi è l'obbligatorietà di vaccinazione
per i bambini e le bambine che vogliono essere iscritti dai loro
genitori negli asili nido”, quindi o ha deciso di voler deviare
oppure l'articolo 9 non è stato letto da nessuno dei due, che sono
anche firmatari della proposta.
Vorrei
ricordare che la legge non può effettuare distinzioni tra autoctoni
e non, e soprattutto quando si viaggia in un paese come turista
bisogna conoscere e applicare la legge, quindi sarebbe bene sapere se
verranno intraprese campagne informative anche per coloro che
intendono rivolgersi alla nostra regione per attività di turismo.
Da
questo punto di vista sarebbe interessante chiederlo anche
all'Assessore del Turismo della nostra regione, Andrea Corsini (PD),
il quale ha sottoscritto la legge, votando favorevolmente, ma non ha
tenuto conto del fatto che non possono essere effettuati atti di
attenuazione dei principi di questa legge nei confronti dei turisti.
Quindi se un turista con figli non vaccinati, desiderasse accedere ad
un servizio ricreativo mentre si trova presso una struttura
alberghiera, non lo dovrebbe poter fare.
Nel
caso si decidesse di fare distinzioni, io personalmente in qualità
di cittadina di questa regione prometto di recarmi presso tutti i
servizi alberghieri della riviera e cogliere l'occasione per far
rispettare la legge in tutti gli spazi gioco, ricreativi in tutte le
strutture balneari.
Venturi
decide di rispondere all'inizio alla domanda riferita alle
vaccinazioni nel personale e asserisce solo che vi saranno campagne
di informazione. Verso la fine, causa insistenza degli ascoltatori,
Bonaccini chiede di ripetere, ed ecco la risposta:
“sul
personale che lavora nei nidi faremo delle azioni nelle prossime
settimane per sensibilizzare al fatto che è evidente che anche loro
nel caso in cui non fossero già immunizzati, sarebbe bene che si
sottoponessero alla vaccinazione. Ricordo però che il bambino
vaccinato non prende più la malattia e quindi prescinde questo nel
nido dal fatto che ci possa essere una persona che non sia
immunizzata e che fa parte del personale.”
I
bambini vaccinati, sani, vengono esclusi perché non vaccinati ma per
il personale si può al massimo fare una campagna di informazione, se
però non si vaccinassero non comportano rischi per i non vaccinati.
Ed i famosi bimbi con immunodeficienze o con patologie? Li
sacrifichiamo?
Al
minuto 26 Venturi decide di rispondere sulla domanda sui suoi
richiami e lui asserisce di aver effettuato tutti i richiami, incluso
il vaccino antinfluenzale tre giorni prima a cui aggiunge: “non
è che mi comporto come il medico che dice di fare una cosa agli
altri e non la fa lui”.
Al
minuto 28 il signor Venturi si addentra nel mondo delle cause per
indennizzo, non sono risarcimenti bensì indennizzi, definiti tali
dalla legge 210 del 1992, e asserisce che la decisione è spettante
al giudice. Credo sarebbe bene spiegare al signor Venturi che nelle
cause si presentano le perizie dei tecnici di parte e si decide di
conseguenza in base a quelle.
Siccome
le reazioni avverse anche gravi non sono 1 su 1.000.000 di dosi,
posto qui sotto parte della scheda tecnica dell'Infanrix Hexa,
esavalente maggiormente usato attualmente in Italia.
Da
mamma che viene considerata disinformata devo ammettere che sono
rimasta sconvolta da queste dichiarazioni da parte del DOTTOR
Venturi:
“...
la bambina di Bologna purtroppo non poteva essere vaccinata per il
semplice motivo che aveva 3 mesi quindi non aveva ancora l'età per
essere vaccinata e la pertosse non l'ha presa per aria ma l'ha presa
evidentemente da qualcuno che in famiglia o tra i conoscenti aveva
quel virus, …”
Da
un medico che non sa che le vaccinazioni vengono effettuate a partire
dal 61° giorno di vita e che parla di virus della pertosse, mentre
buona parte della popolazione sa essere un batterio, lo ritengo
inaccettabile, soprattutto perché la stessa persona dice dopo:
“penso che tutti siamo in buona fede nello scrivere le cose che
scriviamo però un minimo di conoscenza bisognerebbe manifestarla
prima di continuare a disseminare disinformazione.”
Dal
punto di vista della serietà e della conoscenza reputo che manchino
entrambe in questa intervista. Si denota sopratutto la mancanza di
serietà, di conoscenza e alcuni punti sono spaventosi. Sembrerebbe
giusto trarre una conclusione molto difficile da credere: c'era
necessità di aumentare il numero dei posti disponibili, ed essendo
in Italia, con una coperta, si è deciso di togliere il nido ed i
servizi ricreativi ai bambini non vaccinati o vaccinati con calendari
differenziati.
I
bambini sieropositivi o con epatite b o con altre patologie possono
frequentare e sono tutelati dalle leggi sulla privacy e contro la
discriminazione, perché tale principio non può essere applicato
anche ai bambini non vaccinati, che oltretutto sono anche sani?
Proprio per il fatto che nel caso della mancata o differita
vaccinazione si potrebbe addurre un presunto rischio ipotetico, e allora perché non vietare questi servizi anche a loro?
Sarebbe
anche interessante sapere se di quei bambini che sono stati
vaccinati, siano anche diventati immuni verso tali patologie, questo
perché nessun vaccino immunizza il 100% delle persone vaccinate.
Questi bambini “non responsivi” sarebbero da equiparare
tecnicamente ai bambini non vaccinabili, quindi perché non fare
titolazioni anticorpali ed escluderli in caso non abbiano anticorpi?
Ci
sarebbero decine e decine di domande in merito a questa legge,
intanto attendiamo la normativa definitiva che dovrebbe arrivare
entro 30 giorni.
Ricordatevi
di tutto questo alle prossime elezioni o voti, perché per me avere
un presidente della giunta e un assessore della sanità che non
conoscono la legge approvata è gravissimo e purtroppo, nonostante un
inizio ambiguo, non è una barzelletta.
Ana
Diana Demian
Presidente
LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale