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giovedì 2 febbraio 2017

Genitori uniti contro l'obbligo

Questa volta non farò un breve excursus per quanto riguarda tutte le regioni poiché da quello che potete capire leggendo i giornali o guardando la TV, stiamo lentamente ed inesorabilmente “degenerando” più o meno dovunque.

Abbiamo pensato che sarebbe interessante iniziare a postare le testimonianze dei genitori sia su questo blog ma che sul sito dei “Genitori del NO Emilia Romagna” che vi invito a visionare a http://genitoridelno-emiliaromagna.webnode.it/. Questo perché spesso i genitori che vaccinano non sanno che spesso anche chi non vaccina ha le stesse paure, si è pur sempre genitori che devono prendere delle scelte. Serve anche per far capire che le scelte non si fanno tanto per fare, ma si hanno grandi responsabilità nei loro confronti.
Per chiunque volesse raccontare la propria storia, che verrà pubblicata in forma anonima, chiediamo di inviarla a genitoridelnoer@gmail.com oppure info.liberidallobbligo@gmail.com scrivendo come oggetto “Testimonianza”.

Risulta di questi giorni la comunicazione che le ASL inviano mail ai genitori comunicando, sulla base di una circolare, che non ho ancora trovato, che basterebbero 3 delle 4 vaccinazioni obbligatorie per accedere ai servizi 0 – 3 anni. Una circolare ha un valore legale pari a zero, e sarebbe da inserire come integrazione al regolamento attuativo pubblicato, ma indifferentemente da tutto ciò, una circolare non può affermare che, nella pratica, un obbligo di legge non può essere adempiuto poiché manca il vaccino.
Questo punto credo personalmente possa essere il primo di una lunga serie di problematiche che verranno fuori nei prossimi mesi.
Siamo fiduciosi!
Colgo l'occasione per salutarvi calorosamente e dirvi di resistere. Non siamo soli e non siamo pochi!

Ana Diana Demian

I link ai gruppi regionali che esistono.

Genitori del NO Emilia Romagna 
https://www.facebook.com/groups/524345757775541/

Comitato genitori per la libertà di scelta FVG
https://www.facebook.com/groups/333803580333737/

Vaccini (MC) Genitori per la vita  (Marche)
https://www.facebook.com/groups/VACCINIMC/

domenica 27 novembre 2016

Intervista a Bonaccini e Venturi

In data 25 novembre il Presidente della regione Emilia Romagna, insieme all'Assessore alla Sanità Sergio Venturi, hanno deciso di fare una diretta video su Facebook per cercare di chiarire possibili dubbi che le persone avrebbero potuto avere in merito alla legge pubblicata in mattinata sul Bollettino Ufficiale. Qui trovate il link al video https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1178341285536100&id=264302983606606

Inizio a parlare di quest'intervista ricollegandomi alla parte finale del post precedente, per chi se lo fosse perso, ecco qui il link https://liberidallobbligovaccinale.blogspot.it/2016/11/analisi-della-legge-regionale-nr-16.html

Il post precedente è stato concluso lanciando alcune domande di spunto e riflessione, e questioni che premono a molti noi genitori e non sono nemmeno troppo tecniche. Il presidente ha dichiarato che la legge sarebbe diventata operativa nel giro di alcuni mesi, i dettagli in merito all'attuazione sarebbero arrivati entro 30 giorni e che queste legge avrebbe riguardato l'anno scolastico 2017/2018, mentre come abbiamo visto dall'ultima parte della legge pubblicata, non è così. Bisognerebbe ricordare al presidente Bonaccini che le tecniche di comunicazione e di marketing fatte in questa maniera funzionavano negli anni '90, attualmente grazie anche a internet e social media, le bugie hanno le gambe inesistenti. Essendo “comunicazione e marketing regionali” fra le sue competenze, pretendo le svolga in maniera linda in qualità di cittadina della sua regione.

In merito invece alla figura dell'Assessore alla Sanità, il signor Sergio Venturi, vorrei riportarvi questa frase dalla sua biografia dal sito della regione, capirete il perché in un secondo momento: “Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia (Università di Bologna), la specializzazione in Malattie dell’apparato digerente e un master in Amministrazione e Gestione dei Servizi Sanitari, ha ricoperto vari incarichi dirigenziali all’interno del servizio sanitario regionale (Usl Bologna nord, Faenza, Ravenna e Modena).”

Cercherò di fare un pensiero logico sui punti toccati dal signor Venturi e dal signor Bonaccini, con le domande poste dai genitori e le risposte che sono state date.

Il primo a rispondere è il Venturi il quale dichiara che non vuole rispondere troppo sulle questioni tecniche dato che in questi trenta giorni ne parleranno nel tavolo di discussione apposito.
La seconda questione toccata, è la possibile contagiosità dei bambini vaccinati con vaccini a virus vivi o attenuati. Secondo Venturi si tratta di leggende metropolitane, peccato che non lo sia ed effettivamente sulla questione vi sono online diverse dispense, inclusa una della AUSL di Piacenza, ecco il link http://www.ausl.pc.it/garanzie_cittadini/carta_servizi/onco_ematologia/doc/STRATEGIE_PER_UNA_VITA_SICURA.pdf
Secondo Venturi, questa è una delle leggende metropolitane che ha portato la regione a dover varare questa legge.

Il secondo punto toccato è quello delle quattro vaccinazioni obbligatorie. Venturi sembra quasi triste per il fatto che “noi potevamo fare solo questo”, puntando però poi sull'invitare i cittadini ad andare a votare per il referendum, parlando di migliore qualità del servizio sanitario nazionale se si riuscisse a fare la modifica della Costituzione.

La terza questione riguarda i famosi bimbi che “non possono essere vaccinati”. Si cita la legge come una misura di tutela nei confronti dei bambini non vaccinabili perché con immunodeficienze o altre patologie, parlando di un fantomatico effetto di ambiente protetto. Prima di andare a parlare di leggende metropolitane ritengo che si dovrebbe fare almeno un ripasso dei punti salienti.
Oltre a voler riferire a lor signori testimonianze di madri che hanno davvero figli con problemi e che nei momenti di “massima”, nella migliore delle ipotesi escono con la mascherina, vorrei informarli che le uniche vaccinazioni che potrebbero essere somministrate con estrema cautela sono quelle attenuate. Le quattro vaccinazioni obbligatorie possono essere tranquillamente somministrate nel 99% circa di quei soggetti. Queste non sono leggende metropolitane, il tutto si trova qui http://www.iss.it/binary/publ/cont/09_13_web.pdf? - Istituto Superiore di Sanità, di fatti, qui di seguito l'immagine delle controindicazioni per la somministrazione dell'esavalente.




Un punto interessante toccato da un'ascoltatrice riguarda il fatto che il tutto sia stato fatto per far guadagnare le case farmaceutiche, per la risposta a questo punto vi rimando agli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, dove si parla proprio della regola della domanda e dell'offerta e della necessità di aumentare il minimo di copertura garantita per aver maggior margine di contrattazione sul prezzo.

Una domanda posta da più ascoltatori riguarda i quattro obbligatori che attualmente non sono disponibili singolarmente. Venturi afferma che si stanno muovendo insieme a tutta la filiale del farmaco per procurarsi i vaccini singoli, afferma però che sarebbe auspicabile riuscire a rendere obbligatori i sei dell'esavalente. Questo poiché abbiamo stragi di bambini con pertosse negli ospedali.
Sarebbe cosa buona e giusta se qualcuno spiegasse che in Italia il procurato allarme è ancora perseguibile per legge perché parlare di stragi inesistenti, lo è.

Venturi risponde ad Ambra che le vaccinazioni sono farmaci molto sicuri e testati, lo dimostrano EMA (Agenzia Europea del Farmaco) e FDA (Food and Drug Administration), di fatti per citarlo, riporto le sue stesse parole: “È rigorosissima la sperimentazione che viene effettuata sui bambini piccoli..”

Venturi verso il minuto 24 del video dice una cosa assurda: “Linda ci chiede come pensiamo di gestire i parchi divertimento e gli spazi ricreativi. Credo che interessi a tutti, allora. Noi non possiamo impedire che nei parchi di divertimento entrino tutti quelli che vogliono entrare, noi ci occupiamo delle comunità nelle quali i bambini vivono tutti i giorni come gli asili nido per l'appunto, i parchi di divertimento, al massimo nei parchi di divertimento i sindaci possono impedire di fumare come certamente non possiamo immaginare che tutti quelli che entrano nei parchi di divertimento o i turisti debbano essere soggetti alle nostre regole. Questo francamente non possiamo farlo, neanche volendo.”
In merito a quanto sopra la domanda sorge spontanea: l'assessore Venturi lo ha letto il testo della proposta prima di votarla e approvarla o l'articolo 9 e relativi sono sfuggiti? Personalmente lo ritengo grave indifferentemente dalla scusa che possa asserire.

Bonaccini invece alcuni minuti dopo decide di rispondere ad una persona che vuole sapere se tale legge si applica anche ai turisti che si recano nella nostra regione. Afferma in tutta risposta “stiamo parlando di una legge dentro la quale vi è l'obbligatorietà di vaccinazione per i bambini e le bambine che vogliono essere iscritti dai loro genitori negli asili nido”, quindi o ha deciso di voler deviare oppure l'articolo 9 non è stato letto da nessuno dei due, che sono anche firmatari della proposta.
Vorrei ricordare che la legge non può effettuare distinzioni tra autoctoni e non, e soprattutto quando si viaggia in un paese come turista bisogna conoscere e applicare la legge, quindi sarebbe bene sapere se verranno intraprese campagne informative anche per coloro che intendono rivolgersi alla nostra regione per attività di turismo.
Da questo punto di vista sarebbe interessante chiederlo anche all'Assessore del Turismo della nostra regione, Andrea Corsini (PD), il quale ha sottoscritto la legge, votando favorevolmente, ma non ha tenuto conto del fatto che non possono essere effettuati atti di attenuazione dei principi di questa legge nei confronti dei turisti. Quindi se un turista con figli non vaccinati, desiderasse accedere ad un servizio ricreativo mentre si trova presso una struttura alberghiera, non lo dovrebbe poter fare.
Nel caso si decidesse di fare distinzioni, io personalmente in qualità di cittadina di questa regione prometto di recarmi presso tutti i servizi alberghieri della riviera e cogliere l'occasione per far rispettare la legge in tutti gli spazi gioco, ricreativi in tutte le strutture balneari.


Venturi decide di rispondere all'inizio alla domanda riferita alle vaccinazioni nel personale e asserisce solo che vi saranno campagne di informazione. Verso la fine, causa insistenza degli ascoltatori, Bonaccini chiede di ripetere, ed ecco la risposta:
sul personale che lavora nei nidi faremo delle azioni nelle prossime settimane per sensibilizzare al fatto che è evidente che anche loro nel caso in cui non fossero già immunizzati, sarebbe bene che si sottoponessero alla vaccinazione. Ricordo però che il bambino vaccinato non prende più la malattia e quindi prescinde questo nel nido dal fatto che ci possa essere una persona che non sia immunizzata e che fa parte del personale.”
I bambini vaccinati, sani, vengono esclusi perché non vaccinati ma per il personale si può al massimo fare una campagna di informazione, se però non si vaccinassero non comportano rischi per i non vaccinati. Ed i famosi bimbi con immunodeficienze o con patologie? Li sacrifichiamo?

Al minuto 26 Venturi decide di rispondere sulla domanda sui suoi richiami e lui asserisce di aver effettuato tutti i richiami, incluso il vaccino antinfluenzale tre giorni prima a cui aggiunge: “non è che mi comporto come il medico che dice di fare una cosa agli altri e non la fa lui”.

Al minuto 28 il signor Venturi si addentra nel mondo delle cause per indennizzo, non sono risarcimenti bensì indennizzi, definiti tali dalla legge 210 del 1992, e asserisce che la decisione è spettante al giudice. Credo sarebbe bene spiegare al signor Venturi che nelle cause si presentano le perizie dei tecnici di parte e si decide di conseguenza in base a quelle.
Siccome le reazioni avverse anche gravi non sono 1 su 1.000.000 di dosi, posto qui sotto parte della scheda tecnica dell'Infanrix Hexa, esavalente maggiormente usato attualmente in Italia.


Da mamma che viene considerata disinformata devo ammettere che sono rimasta sconvolta da queste dichiarazioni da parte del DOTTOR Venturi:
... la bambina di Bologna purtroppo non poteva essere vaccinata per il semplice motivo che aveva 3 mesi quindi non aveva ancora l'età per essere vaccinata e la pertosse non l'ha presa per aria ma l'ha presa evidentemente da qualcuno che in famiglia o tra i conoscenti aveva quel virus, …”
Da un medico che non sa che le vaccinazioni vengono effettuate a partire dal 61° giorno di vita e che parla di virus della pertosse, mentre buona parte della popolazione sa essere un batterio, lo ritengo inaccettabile, soprattutto perché la stessa persona dice dopo: “penso che tutti siamo in buona fede nello scrivere le cose che scriviamo però un minimo di conoscenza bisognerebbe manifestarla prima di continuare a disseminare disinformazione.”


Dal punto di vista della serietà e della conoscenza reputo che manchino entrambe in questa intervista. Si denota sopratutto la mancanza di serietà, di conoscenza e alcuni punti sono spaventosi. Sembrerebbe giusto trarre una conclusione molto difficile da credere: c'era necessità di aumentare il numero dei posti disponibili, ed essendo in Italia, con una coperta, si è deciso di togliere il nido ed i servizi ricreativi ai bambini non vaccinati o vaccinati con calendari differenziati.
I bambini sieropositivi o con epatite b o con altre patologie possono frequentare e sono tutelati dalle leggi sulla privacy e contro la discriminazione, perché tale principio non può essere applicato anche ai bambini non vaccinati, che oltretutto sono anche sani? Proprio per il fatto che nel caso della mancata o differita vaccinazione si potrebbe addurre un presunto rischio ipotetico, e allora perché non vietare questi servizi anche a loro?
Sarebbe anche interessante sapere se di quei bambini che sono stati vaccinati, siano anche diventati immuni verso tali patologie, questo perché nessun vaccino immunizza il 100% delle persone vaccinate. Questi bambini “non responsivi” sarebbero da equiparare tecnicamente ai bambini non vaccinabili, quindi perché non fare titolazioni anticorpali ed escluderli in caso non abbiano anticorpi?
Ci sarebbero decine e decine di domande in merito a questa legge, intanto attendiamo la normativa definitiva che dovrebbe arrivare entro 30 giorni.

Ricordatevi di tutto questo alle prossime elezioni o voti, perché per me avere un presidente della giunta e un assessore della sanità che non conoscono la legge approvata è gravissimo e purtroppo, nonostante un inizio ambiguo, non è una barzelletta.

Ana Diana Demian

Presidente LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale

venerdì 18 novembre 2016

La Difterite

La difterite: considerazioni generali

Le informazioni generiche sono su epicentro.iss.it: l’agente patogeno è il batterio Corynebacterium diphtheriae, del quale sono conosciute 4 varietà (var): mitis, intermedius, gravis ed infine belfanti, cui corrispondono almeno 57 sierotipi ed almeno 19 tipi fagici. L’incubazione dura dai due (2) ai cinque (5) giorni.
Quando l’infezione riguarda l’apparato orofaringeo, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre leggera: entro due o tre (2/3) giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati, che può anche sanguinare e assumere un colore verdastro o nero. Altri sintomi associati all’infezione possono essere gonfiore del collo e ostruzione delle vie respiratorie. Generalmente la difterite ha un decorso benigno. Chi sviluppa la patologia viene trattato immediatamente con antitossina (se necessario) ed antibiotici (eritromicina o penicillina), quindi viene
messo in isolamento per evitare che contagi altre persone. In genere, già dopo due giorni di terapia non si è più contagiosi.
La tossina prodotta (identica per tutti le 4 principali varietà e nei 57 sierotipi di Corynebacterium diphtheriae) si diffonde attraverso il flusso ematico ed i suoi effetti avvengono sia localmente(interessando le prime vie respiratorie, formandovi placche e membrane che riducendo lo spazio per il passaggio dell’aria rendono difficoltosa la respirazione), sia a distanza dalla zona di infezione(soprattutto a livello cardiaco e sul sistema nervoso). Gli organi coinvolti localmente variano a seconda del sierotipo di batterio: il più diffuso colpisce gola, naso e talvolta le tonsille.
Nei Paesi con clima temperato si diffonde durante i mesi invernali, trasmettendosi per contatto diretto con una persona infetta o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente.
Qui potete trovare un approfondimento su tale patologia.
In Italia la vaccinazione antidifterica risulta obbligatoria per legge (Legge 6 giugno 1939, n° 891),può essere imposta con la forza solo se si tratta di incuria/maltrattamento.



Ritroviamo in questo studio quanto segue: “Il popolo eschimese è molto sensibile alle infezioni respiratorie superiori a contatto con il mondo esterno. Le infezioni batteriche ordinarie si verificano raramente. Difterite e scarlattina sono patologie clinicamente sconosciute. […] l’immunità alla malattia ed i test cutanei negativi dipendono dalla presenza di antitossine. Questo è interpretato come dovuto ad immunità ereditaria naturale dipendente da qualche meccanismo antitossico non specifico”


Vaccinazione antidifterica

Per quanto riguarda il vaccino antidifterico singolo dell'Istituto Sierologico dello Stato della Danimarca, possiamo leggere a questo link il bugiardino.
I problemi subentrano per il fatto che attualmente il vaccino in formulazione singola non viene importato quindi è necessario farlo in combinazione con la parte antitetanica almeno, se non in combinazione con altri due, tre o quattro vaccini come risulta evidente da questo comunicato del 2014, quindi non è possibile definire se una reazione avversa possa essere o meno riconducibile alla componente antidifterica.
Durata dell’immunità da vaccinazione
Quando e se la vaccinazione conferisce immunità (vedesi i non-responder al vaccino), essa protegge dai soli effetti della tossina lasciando in realtà circolante il batterio, che nei vaccinati può sia portare ad una forma blanda di infezione che rimanere latente, attivo e contagioso verso i non vaccinati e gli immunodepressi sino a sei mesi – vedesi il caso di difterite avvenuto nel bambino di 6 anni in Spagna nel 2015.
L’immunità diminuisce nel corso del tempo e si dovrebbe ripetere un richiamo del vaccino ogni 10 anni circa. Un'altra eventualità potrebbe riguardare la diminuzione dell'immunità acquisita a causa della vaccinazione – esistono casi in cui alcune persone in seguito al vaccino non hanno più avuto alcuna o bassissima immunità.
In questo studio troviamo quanto segue: “Negli ultimi 10 anni c’è stata una serie di segnalazioni delle relazioni inerenti il riemergere o il persistere della difterite, senza un grande calo nel corso degli ultimi 25 anni. La patologia, che era comune tra i bambini sotto i cinque anni in passato, sta colpendo bambini più grandi ( 5-19 anni) ed adulti. La maggior parte dei casi segnalati sono di bambini che erano non immunizzati o parzialmente immunizzati contro la difterite [ … ] l’immunità acquisita tramite l’immunizzazione primaria diminuisce nella prima infanzia.”


Nota - Per un approfondimento più completo, vi rimando al seguente indirizzo dove viene spiegato il ruolo del ferro e della vitamina C in questa malattia - http://www.quival.it/foods-and-drugs/difterite-approfondimento.html
Fonti