mercoledì 22 febbraio 2017

Io vaccino ma chiedo la libertà

Come tutti noi, ho amato i miei figli ancor prima di concepirli, cosa avvenuta dopo 13 mesi di tentativi (non troppi ma neanche pochi), durante i quali mi sono sentita dire che non avrei avuto figli naturalmente viste le mie ovaie policistiche ( a 25 anni). Ho cambiato ginecologa, fatto esami, scoperto di soffrire di iperinsulinemia, modificato alimentazione e dopo 2 mesi.... test positivo!!!
Durante la gravidanza non mi sono mai posta domande particolari: sapevo che avrei allattato, e amato e protetto mio figlio!
E così è stato. Il nostro pupo nasce nell'estate del 2013. Finalmente il nostro bimbo tra le braccia, bello e monello. 
Il primo vaccino cadeva mentre eravamo al mare, e dopo pochi giorni avevamo il battesimo, così non ci siamo presentati. Siamo poi andati a fare il fatidico primo vaccino a 3 mesi e 10 giorni di mio figlio. Ansia a mille, ma i vaccini si devono fare. "Il bambino sta bene, è allergico a qualcosa, quando lo ha visto il pediatra" e via con le due punture. Quella giornata e la successiva ha dormito quasi sempre (cosa strana per lui, mai stato un dormiglione), tant'è che la nonna (mia mamma) diceva sempre "se dorme così lo vacciniamo tutti i giorni". Dopo circa 10 giorni raffreddore, tosse, bronchite...clenil e broncovaleas e via dicendo. Dopo 2 mesi seconda dose (in piena crisi causa svezzamento), dopo 10 giorni bronchite e anche li clenil e broncovaleas. Nel sito di iniezione di non so quale vaccino, rossore e ponfo, rimasto duro al tatto per almeno 2 mesi.
Nel frattempo inizio ad informarmi per il temuto mpr e succede che il figlio di una mia amica ha uno shock anafilattico post seconda dose di esavalente più pneumococco. Lo salvano per un pelo.
Qui mi si apre un mondo e io mi incavolo tantissimo, con me stessa in primis per non essermi informata prima, decidendo che d'ora in poi le cose cambieranno.
Inizio a leggere di tutto e di più, a contattare persone sia favorevoli che scettiche sulla pratica vaccinale odierna... scettiche, non antivacciniste!!!
Mio marito mi sostiene, non amante dei farmaci in generale, tanto più dopo questi vari avvenimenti.
Andiamo dalla pediatra al bilancio dei 12 mesi parlandone della nostra decisione, su questo però non mi soffermo su questo.
Nel frattempo scopro della seconda gravidanza, vado a colloquio all'asl portando le mie ragioni e dicendo che avremo posticipato almeno di 6 mesi le successive vaccinazioni. 
Continuiamo a leggere, contattare persone, sentire testimonianze di danneggiati da vaccini e di chi a contratto determinate malattie. Le paure e i dubbi sono tanti, troppi per dei genitori che vogliono solo il bene dei propri figli, non esperti del settore che dovrebbero potersi affidare a tali esperti. 
Nasce la secondogenita nella primavera del 2015. 
L idea iniziale è di non vaccinarla, almeno fino ad un anno. Decisione mutata nel corso dell'estate 2015, l'estate peggiore della mia vita con tutte queste paure, con un bimbo di 2 anni e una neonata da gestire. 
Decido, con enorme fatica (mio marito ha iniziato a dirmi "facciamo come credi basta che torni tu, sennò andiamo da uno psicologo", e vi giuro che ci è mancato davvero poco, ero ormai anche io della idea di farmi aiutare), di somministrare il tetravalente (tetano, poliomielite, difterite e pertosse) ad entrambi, 2 anni e 3 mesi e 6 mesi e mezzo, facendo cura omeopatica pre e post vaccinale, sperando serva almeno in parte. Il grande ha avuto un ponfo rosso diventato davvero grande sul braccio, ci ha messo quasi 20 giorni a sistemarsi. La piccola fortunatamente nulla, almeno apparentemente. 
Seconda dose alla piccola fatta dopo 4 mesi, dopo 2 giorni diarrea, quindi panico totale, ma sembra tutto passare in Fretta senza l insorgenza di problematiche. 
Abbiamo dovuto poi effettuare alla piccola l'esame delle urine, riscontrando la presenza di ossalari di calcio. Chiedo ad una persona fidata e trovo che una buona percentuale di bambini autistici ha ossalari di calcio nelle urine. 
La pediatra esclude categoricamente tutto. Contatto due pediatri omeopati della zona ed entrambi mi rassicurano, consigliandomi di monitorare la bambina ed, eventualmente, valutare insieme che controlli effettuare.
La terza dose la stiamo rimandando da luglio 2016, e nel frattempo ad ottobre, con la prima febbre e la prima dose di tachipirina, le esce un orticaria vagante che necessita di antistaminico. 
Ovviamente si esclude categoricamente il legame tachipirina-orticaria, ma con questo dilemma contatto la asl esponendo il problema e dicendo che non ho intenzione di vaccinare se prima non abbiamo escluso il possibile nesso, temendo una reazione allergica anche alla vaccinazione. Nessuna risposta dalla asl.
Ora, oltre a tutte le paure sulla salute dei nostri figli, si aggiunge il pensiero per una loro possibile esclusione sociale.
Noi non siamo contrari alle vaccinazioni, lo dimostrano le somministrazioni effettuate, ma ci sono troppe casualità, successe ai nostri figli in primis, e a diversi bambini che conosciamo, che ci spingono ad essere dubbiosi sul da farsi.
Crediamo che chiedere un anamnesi familiare e personale del bambino completa sia chiedere il minimo, se davvero l interesse collettivo è il bene di tutti.
Non accetto la affermazione "serve sacrificare qualcuno per il bene collettivo" perché i miei figli non sono qualcuno, sono il nostro 100%.
Dall altra parte, ci spaventano molto anche determinate malattie, e siamo i primi a voler proteggere con qualsiasi mezzo i nostri figli, ma abbiamo bisogno di risposte e chiarezza, che ci vengono troppo spesso negate, additandoci come pazzi.
Beh, non credo sia esattamente questo il modo per convincerci..toglierci libertà va esattamente nella direzione opposta a quella desiderata...e qui ci sorgono molte altre domande....
Grazie a tutti 

Non ho vaccinato mia figlia minore e mi spaventa che ho vaccinato i miei primi due figli

Non ho vaccinato mia figlia minore e mi spaventa che ho vaccinato i miei primi due figli.
Non ho vaccinato la piccola leggendo, studiando e ascoltando la testimonianza dei genitori.
Sicuramente sarebbe più facile fare quel che fanno tutti: vaccinare senza discutere, senza chiedere, senza pensare.
In fondo i medici hanno studiato per tanti anni. Loro dovrebbero essere dalla nostra parte - dei genitori. Pero ho scoperto che i medici hanno imparato dei vaccini quanto sapevo io: Che ti proteggono da una certa malattia. (dovrebbe)
Mia nipote studiava l’ultimo anno di medicina – le ho chiesto cosa mi può  dire lei come futuro medico- quasi niente più di quel che sapevo io. Quando le ho portato davanti i libri che ho letto io, i studi che ho trovato io - e rimasta sotto choc.  Lei che voleva fare la pediatra alla fine ha scelto l’oculistica. Perche ? Perche non potrà mai dire a una mamma che i vaccini sono sicuri.
Ho vaccinato i figli più grandi. L’ho fatto. Pero non perche ero informata di quel che facevo, ma perché ero una ignorante. Si erò cosi. Nessuno mi ha mai parlato dei rischi.
Vieni, fai e vai – questo sarebbe il motto del USL .
 Quando ho deciso di non vaccinare la piccola ho fatto il colloquio con i responsabili ufficio vaccinazioni. Alla domanda di mio marito se ci sono dei rischi  loro hanno risposto : assolutamente NO! 
Ma come possono fare certe affermazioni quando dagli stessi bugiardini dei vaccini è evidente che si possono manifestare anche reazioni aversi.  Esiste una legge che prevede il risarcimento per i danni da vaccino –allora vuol dire che i rischi ci sono !!!!
I foglietti illustrativi dei vaccini che ho ricevuto da parte del USL tutti iniziano con la stessa identica frase: Se il bambino fosse allergico a uno qualsiasi componente del vaccino allora non si dovrebbe fare il vaccino.  Allora la mia domanda è : come potrei sapere io come mamma se mia figlia e allergica o no a certe sostanze ??????
E poi da mamma ignorante mi sono trasformata in una mamma informata: ho studiato le malattie per quale  si fanno i vaccini, i rischi delle malattie e dei  vaccini, ed in conclusione - in giorno di oggi e più rischioso per mia figlia fare un cocktail dei  vaccini.


Rispetto la decisione di ogni genitore riguardante il suo figlio. Non giudico quelli che al primo tossire vanno al Pronto Soccorso, non parlo male di quelli che ai primi segni di febbre danno antibiotico  e la lista si può ancora allungare. Ognuno fa quel che considera giusto  per il suo figlio. E io chiedo che anche la mia scelta consapevole non sia demonizzata. 

Una scelta un po' particolare

Buongiorno, ecco la testimonianza mia e di mio marito, vedete poi voi se accorciarla. 
A dire il vero non avevo mai pensato alla questione vaccini, fino a che 5 anni fa non incontrai la ragazza di un mio amico, danneggiata da vaccino a 12 anni, aveva fatto l'antitetanica e dopo giorni di febbre la ragazza è andata in coma e ne è uscita con un diabete ti tipo 1 e la dipendenza dalle siringhe di insulina. 
Nel 2014 sono rimasta incinta e assieme a mio marito abbiamo iniziato ad informaci, a recuperare informazioni per decidere cosa fare una volta nata la bambina, per una migliore ricerca ho comprato un quaderno in cui ho scritto pro e contro di ogni vaccinazione disponibile, arrivando alla decisione che alcuni vaccini non li avremmo fatti e altri invece avremmo aspettato più o meno l'anno di vita della bimba.
La gravidanza però si conclude con un parto prematuro a 32 settimane, la bimba pesa 1 kg e ha una grossa emorragia celebrale e diversi fori al cuore che si dovrebbero chiudere, usciamo dalla terapia intensiva dopo 51 giorni, la bimba pesa due kg, ha quasi due mesi di vita ma i dottori mi dicono che fino ai 3 anni dovrò considerare la data presunta del parto come data di nascita, perciò tutte le visite per tenere sotto controllo i progressi, i fori nel cuore e l'emorragia vengono spostate di due mesi.
Dopo 60 giorni esatti arriva la lettere per la convocazione della prima dose di esavalente, parte la grande domanda? Ma come tutte le visite sono spostate all'età corretta e le vaccinazioni no? E' possibile che ad una bambina di due kg vengano somministrate le stesse dosi di un bambino sui 4/5 kg?
Richiedo perciò un colloquio per esporre i miei dubbi e rimandare le vaccinazioni fino a che tutti i problemi della bambina non si saranno sistemati.
L'ausl mi manda una marea di libretti informativi dove non riporta nulla sui prematuri, dove le uniche parole sui problemi delle vaccinazioni non riportano una statistica nè una percentuale, inoltre sul bugiardino allegato si riporta in chiaro "non vaccinare se ci sono problemi celebrali anche non diagnosticati" lasciando perdere il non diagnosticati, ecco la mia bambina rientrava in questo campo e cosa poteva succedere se non avessi richiesto informazioni??? 
Andiamo al colloquio dove ci ritroviamo davanti un medico molto maleducato, scocciato che non risponde a nessuno dalle nostre domande, anzi ci aggiunge dubbi, non ha la minima idea di come comportarsi con una bambina prematura ma mi assicura che non ci saranno problemi, come lo sa solo lei.
C'è ne andiamo lasciando il dissenso, se quella persona era li per chiarire dubbi o aiutarci di sicuro non ha svolto correttamente il proprio compito, oltre al solito terrorismo ci ha trattato da stupidi e ignoranti, quando chi non sapeva rispondere alle domande di due genitori spaventati dalla prematurità.
Da allora la bimba ha due anni, i buchi al cuore si sono riassorbiti e l'emorragia è in riassorbimento, frequenta il nido dai 10 mesi corretti e non si è mai ammalata, a differenza di quello che mi dicevano tutti la bimba non ha mai avuto bisogno di un antibiotico a differenza degli altri bambini super vaccinati del nido.
Visto le sue ottime riprese e la sua buona salute per il momento non siamo intenzionati a vaccinarla.


Un papà racconta la sua storia

Ecco a voi la testimonianza di un papà, speriamo possa servire per riflettere.

Mio figlio è nato sano, da parto naturale, la crescita era perfetta. Iniziammo a tre mesi con le prime vaccinazioni e fin qui tutto bene, fino alla prima dose del vaccino mpr. Da lì inizia il calvario: non dormiva più, si isolava, lo sguardo era assente se lo chiamavo, non si girava, piangeva sempre giorno e notte. Non voleva più uscire di casa. 
Lo portammo dal pediatra e disse che non c'era da preoccuparsi nel frattempo continuammo a vaccinarlo nella più totale ignoranza da parte nostra. Io e mia moglie non ci siamo dati per vinti e iniziammo a girare il lungo e largo per l'Italia fino a quando non abbiamo trovato un grande dottore. 
Grazie a lui, che ci fece fare delle analisi in Francia, abbiamo scoperto che aveva subito una reazione avversa da vaccino. Da li iniziammo con le varie terapie, ovviamente tutto a pagamento. Ormai sono nove lunghi anni che andiamo avanti con ottimi risultati. E' tornato a sorridere, non vuole stare più in casa e frequenta l'ultimo anno della primaria. Non parla ancora ma comunica grazie ad un tablet. Scrive benissimo e questo è grazie a noi, a lui che si impegna, e a tutti i terapisti che lo seguono.
Un grazie va anche alle maestre e soprattutto ai suoi amichetti di scuola che lo fanno sentire un bambino speciale.

mercoledì 15 febbraio 2017

Testimonianza di una mamma

Salve lettore, insieme ad altri genitori, si era pensato di dare voce ai genitori che sono contro l'obbligo vaccinale e di pubblicare le loro storie, anche in forma anonima, per cercare di far riflettere tutti quanti su ciò che sta accadendo nella quotidianità di molti genitori e non solo.
Ringraziamo Sara per la sua testimonianza molto toccante.

Ciao, mi chiamo Sara, sono una mamma, e ho scelto, insieme a mio marito, di non vaccinare, almeno per ora, le mie bambine.
Quattro anni fa se mi avessero detto che avrei preso questa scelta, mi sarei messa a ridere. Non mi ero mai posta questo problema, anche se qualche dubbio mi venne quando, per il viaggio di nozze in Africa, mi fecero fare vari vaccini e rifiutai la profilassi per la malaria (solo consigliata) poiché mi dissero che non faceva male ma sarebbe stato bene non rimanere incinta di lì a sei mesi. Già qualche domanda mi era sorta ma sorvolai.Conoscevo una mamma che non aveva vaccinato, questa persona godeva e gode di grande stima da parte mia e non capivo come mai di una decisione cosi stramba, pensavo, e parlando con lei mi incuriosii.Cominciai già dalla gravidanza ad informarmi e chiesi al medico di base che ovviamente mi rassicurò verso la bontà dell'atto sanitario. Comprai libri, anche del parere opposto, perché i pro da sempre li sentiamo e ovunque li troviamo nel parere comune. Volevo approfondire ciò che mi era ignoto.Alla 28 esima settimana di gravidanza mi fecero fare una immunoprofilassi per via del mio gruppo 0 negativo, per non creare problemi alla bambina durante la nascita e per proteggere un futuro prossimo figlio, essendo il padre A positivo. Questa ha lo stesso funzionamento di un vaccino, solo che diretto contro una componente del sangue invece che contro virus o batteri.In quell'occasione dovetti firmare il consenso per farmi iniettare plasma umano geneticamente modificato, che avrebbe potuto creare al feto problemi come: epatite, problemi neurologici e una trafila di complicanze ugualmente pesanti. Mi tremava il braccio e non firmai in attesa di avere il colloquio col medico che mi avrebbe dovuto fare l'iniezione. Shockata fissavo quel foglio pensando "ho un figlio sano in grembo, non voglio rovinarlo con le mie mani". Affianco a me un'altra gestante che condivide le mie paure e parlando mi confessa di lavorare in quello stesso ospedale, nel reparto di neurologia ed epilessia e mi disse "non sai quanti bambini riportano danni gravi da vaccino ma non lo diranno mai". Una volta entrata nell'ambulatorio ed espresse le mie paure al medico, fui liquidata piuttosto frettolosamente con un "insomma se legge ogni cosa non prenderebbe nemmeno la tachipirina. Se le diciamo di farlo significa che è meglio cosi". Firmai con la mano tremante e stetti i restanti mesi in ansia. Alla seconda gravidanza infatti la feci nelle 72 ore post parto e non alla 28 esima settimana, questa possibilità non mi fu detta la prima volta e andai sulla fiducia.Intanto oltre ai libri letti assieme a mio marito, che coinvolsi nei miei dubbi e nelle mie paure, andammo ad un paio di convegni di medici, fatti da medici che invitavano a riflettere e ad effettuare la pratica vaccinale con criterio e coi dovuti tempi poiché si sarebbero potuti creare danni al sistema immunitario immaturo di un neonato e sinceramente trovavamo logico il loro ragionamento.Una volta nata la mia bambina mi arrivò in un lampo a casa la lettera di convocazione per le vaccinazioni con relativo calendario vaccinale.Esponendo i dubbi anche a mia madre, lei mi confidò che a suo tempo anche lei fu combattuta e mi fece fare solo gli obbligatori. Una cugina di mia madre (50 anni or sono) rimase vegetale a seguito di un vaccino e diedero la colpa al fatto che aveva la febbre ma nessun medico poi glielo mise nero su bianco e la famiglia si rovinò per accudirla decentemente sino alla precoce morte.Mia mamma mi esortò a fare solo le obbligatorie ma la paura in noi cresceva, il senso di oppressione che avevo quando dovetti firmare con la penna che tremava quel foglio - "avevo una figlia sana non volevo danneggiarla".Andammo allora al centro vaccinale per chiarimenti e mi inviarono materiale informativo via mail. Il loro stesso materiale riportava un grafico in cui si evinceva che negli ultimi 10 anni i danni da vaccino erano in aumento e mi dissero che erano cose di poco conto tipo febbri. Cercai i bugiardini di alcuni dei vaccini e non li trovai. Andammo al colloquio con la responsabile della ASL e nelle notti precedenti non dormivamo dall'ansia "se non vaccino e si ammala? non me lo perdono. Se la vaccino e rimane offesa? Nemmeno". Al colloquio siamo stati trattati come pezzenti dopo la domanda "che lavoro fate" e dopo una mezz'ora di discussione dove riportavamo dubbi dicendo che non potevamo firmare un foglio dove dichiaravamo che nostra figlia non fosse allergica agli eccipienti del vaccino poiché non sapevamo cosa contenesse e perché aveva solo 3 mesi. Dopo aver detto che, come avevamo letto, ognuno di noi ha una risposta immunitaria diversa proprio perché siamo diversi, la dottoressa ci fece firmare il dissenso informato in malo modo, dicendoci di continuare a fare il nostro lavoro che lei avrebbe fatto il suo. Peccato poi che la stessa dottoressa una settimana dopo, a una coppia di nostri amici che avevano gli stessi dubbi, ma erano due ingegneri, come il marito e il figlio della spettabile dottoressa (a suo dire), sapendo che poi sarebbero partiti per l'Australia ha detto loro che facevano bene.
Una volta firmato il dissenso abbiamo continuato ad informarci sulle incidenze di polio o differite.  Abbiamo convenuto sul pensare alla tetanica più avanti e all'epatite b a 10 anni di vita non a 3 mesi, come poi fecero a molti di noi nel 92.Iscrissi mia figlia al nido e ha sempre goduto di ottima salute. E' rimasta indenne a varie epidemie di varicella, sesta malattia, mani bocca piedi ecc.Il nostro amore per lei ci ha portato a desiderare di volerle dare una sorellina ed essere genitori ci ha realizzato come nulla prima, cosi rimasi incinta nuovamente. Ad un mese dalla gravidanza si cominciò a sentir parlare di obblighi vaccinali e di nuovo l'incubo.Il pensiero di dover inoculare sostanze pericolose nell'organismo della mia futura bimba. Di nuovo ricerche e convegni, colloqui con la stessa pediatra e bugiardini!!! Finalmente trovo i bugiardini dove c'è ben scritto ciò che già sapevo, quindi la presenza di sostanze tossiche quali formaldeide, sali di alluminio, thunstilene, ecc.Allora non ci vuole un medico per capire che queste sostanze non fanno bene soprattutto nell'organismo di un neonato. In più, di casi di danni da vaccino si sente sempre più spesso parlare e un paio almeno li conosciamo tutti, mentre non conosco nemmeno una persona che negli ultimi 30 anni abbia avuto un danno da polio o difterite (solo il bimbo in Spagna nel 2015, provocato anche da altri fattori come errori medici che non l'hanno riconosciuta e incidenti diplomatici per il trasporto del siero dalla Russia, assente nonostante la legge da altri paesi).Il vaccino per la meningite da meningococco non è per ora obbligatoria e la sua incidenza è di 1 su 60mila.Ed i danni che molte volte nemmeno segnalati dai medici, nonostante le recenti leggi in merito, e non fanno statistica?Sinceramente noi abbiamo paura e a un organismo così piccolo non faremo nulla. Stiamo valutando adesso di fare qualcosa probabilmente alla grande ma con grande cognizione di causa e dopo aver fatto accurati esami ma non a 3 mesi e nemmeno prima dei 3 anni.Se il ricatto è tenerla a casa dal nido ben vengano i nonni. Non vaccino per ricatto ma con criterio. Non siamo contro i vaccini ma devono essere personalizzati e fatti con criterio a tempo debito. Per carità ci sarà sempre chi è scottato da una parte, che ha avuto il figlio ammalato e rispetto il loro dolore ma gli stessi genitori dovrebbero rispettare il dolore di chi ha figli tetraplegici a causa di un vaccino. Devono capire che un farmaco può non andare bene per tutti e che la scelta è un diritto sacrosanto del singolo e con questo nessuno sarà mai tranquillo né con una scelta né con l'altra ma non credo sinceramente che le mie figlie sane possano essere un pericolo per la sanità pubblica se non per la loro persona.L'obbligo non è una soluzione e l'odio e la mancanza di empatia, i litigi sulle pagine Facebook sono lo specchio di una società malata in cerca continua della caccia alle streghe, di pretesti per sfogare il proprio odio, la propria rabbia ma non lamentiamoci se i figli diventano bulli o aggressivi, perché sono lo specchio delle nostre azioni. Questo è quello che stiamo consegnando: un mondo con zero tolleranza.

giovedì 2 febbraio 2017

Genitori uniti contro l'obbligo

Questa volta non farò un breve excursus per quanto riguarda tutte le regioni poiché da quello che potete capire leggendo i giornali o guardando la TV, stiamo lentamente ed inesorabilmente “degenerando” più o meno dovunque.

Abbiamo pensato che sarebbe interessante iniziare a postare le testimonianze dei genitori sia su questo blog ma che sul sito dei “Genitori del NO Emilia Romagna” che vi invito a visionare a http://genitoridelno-emiliaromagna.webnode.it/. Questo perché spesso i genitori che vaccinano non sanno che spesso anche chi non vaccina ha le stesse paure, si è pur sempre genitori che devono prendere delle scelte. Serve anche per far capire che le scelte non si fanno tanto per fare, ma si hanno grandi responsabilità nei loro confronti.
Per chiunque volesse raccontare la propria storia, che verrà pubblicata in forma anonima, chiediamo di inviarla a genitoridelnoer@gmail.com oppure info.liberidallobbligo@gmail.com scrivendo come oggetto “Testimonianza”.

Risulta di questi giorni la comunicazione che le ASL inviano mail ai genitori comunicando, sulla base di una circolare, che non ho ancora trovato, che basterebbero 3 delle 4 vaccinazioni obbligatorie per accedere ai servizi 0 – 3 anni. Una circolare ha un valore legale pari a zero, e sarebbe da inserire come integrazione al regolamento attuativo pubblicato, ma indifferentemente da tutto ciò, una circolare non può affermare che, nella pratica, un obbligo di legge non può essere adempiuto poiché manca il vaccino.
Questo punto credo personalmente possa essere il primo di una lunga serie di problematiche che verranno fuori nei prossimi mesi.
Siamo fiduciosi!
Colgo l'occasione per salutarvi calorosamente e dirvi di resistere. Non siamo soli e non siamo pochi!

Ana Diana Demian

I link ai gruppi regionali che esistono.

Genitori del NO Emilia Romagna 
https://www.facebook.com/groups/524345757775541/

Comitato genitori per la libertà di scelta FVG
https://www.facebook.com/groups/333803580333737/

Vaccini (MC) Genitori per la vita  (Marche)
https://www.facebook.com/groups/VACCINIMC/

venerdì 13 gennaio 2017

Regolamenti attuativi Emilia Romagna

Comunicazione di aggiornamento

A quanto pare per la regione Emilia Romagna, il regolamento attuativo, risale al 21 dicembre, mentre sul BURERT, Bollettino Ufficiale della regione, è stato pubblicato solo in data 11 gennaio. Può essere che qualcuno abbia fatto loro notare che andavo pubblicato lì, per essere efficace a livello di legge. 
Il regolamento lo potete trovare qui: http://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=downloadTesto&codProtocollo=GPG/2016/2470

Riporto i punti salienti dal regolamento:


- definizione nidi, servizi integrativi e attività ricreative.

- Nidi d'Infanzia, intesi nelle diverse modalità organizzative quali c.d. Micronidi, Nidi part-time, tempo lungo, Sezioni di Nido aggregate ad altri Servizi Educativi o Scolastici dette anche “Sezioni Primavera”;
- Servizi Integrativi al nido: Spazio Bambini, Servizi Domiciliari, Centro per Bambini e Famiglie (CBF), Servizi Sperimentali (CBF e Servizi Sperimentali sono connotati da una specifica progettazione pedagogica, orientata anche alla continuità educativa 0-6 anni);
- Servizi Ricreativi: si tratta di Servizi che hanno finalità puramente ricreative e si rivolgono a bambini dai 3 ai 36 mesi, che ne fruiscono occasionalmente e dunque esclusivamente soggetti alle vigenti norme relative alla sicurezza e alla salute;
- non si estende ai bambini che, pur avendo meno di tre anni, sono iscritti quali “anticipatari” alla scuola dell’infanzia, in quanto soggetta a normativa statale;
- L’idoneità per l’iscrizione e per la frequenza ai Servizi oggetto del presento atto:
per tutti i vaccini obbligatori sono necessarie:
· 1 dose per chi accede alla collettività fino ai 6 mesi
· 2 dosi per chi accede alla collettività fino ai 12 mesi
· 3 dosi per chi accede alla collettività fino ai 18 mesi;
se il ciclo vaccinale è completato (tre dosi) i Servizi Vaccinali delle Aziende USL rilasciano un certificato di vaccinazione a tutti i bambini dopo l'effettuazione delle tre dosi delle vaccinazioni obbligatorie riportando in calce la dicitura "Le dosi vaccinali effettuate ottemperano a quanto previsto dalla L.R. n. 19 del 25/11/2016 per l'accesso ai Servizi per la prima infanzia" e sarà valido per tutti e tre gli anni;
- i bambini che accedono ai Servizi ad un'età inferiore a 6 mesi, verranno ammessi con riserva e il genitore si impegna ad eseguire la prima dose dei vaccini entro i 6 mesi di età;
- i bambini che si iscrivono al 2° e 3° anno e che non sono mai stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie dovranno iniziare il ciclo vaccinale ed effettuare almeno le prime due dosi di ciascuna vaccinazione obbligatoria prima di accedere al Servizio. Inoltre, dovranno completare il ciclo vaccinale (terza dose) prima della eventuale iscrizione all'anno successivo;
- anche i bambini che già stanno frequentando i Servizi oggetto del presente atto e che vengono eventualmente ammessi automaticamente agli anni successivi dovranno essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie secondo lo schema sopra riportato. Anche in questo caso l'ammissione/frequenza all'anno successivo non sarà possibile senza presentazione del certificato vaccinale
- ESONERO: Nei casi in cui la vaccinazione deve essere omessa o differita, l'esonero per motivi sanitari deve essere certificato dal pediatra di libera scelta e autorizzato dai Servizi Vaccinali delle Aziende USL ai fini dell’accesso.
A quanto pare non ci sono state notizie sulle richieste di riesame inviate a inizio dicembre.
Per quanto riguarda invece il momento dell'applicazione, cito “A partire dall'anno educativo 2017-2018 per l'iscrizione e comunque per la frequenza dei bambini ai Servizi Educativi e Ricreativi, pubblici e privati”, quindi si dovrebbe presumere che si applicherà dall'A.S. 2017/18.
Questi sono i punti salienti del regolamento pubblicato dalla Regione. Attualmente aspettiamo conferma dal legale per avere i chiarimenti in merito e per capire come muoverci.
Per quanto riguarda le altre regioni, sembrerebbe tutto quasi fermo, fatta eccezione per Triste, dove in data 11 gennaio c'è stata l'udienza di ricorso contro la delibera comunale.
Per qualsiasi cosa, rimaniamo a vostra disposizione.

Ana Diana Demian
Presidente LOV - Liberi dall'Obbligo Vaccinale

giovedì 22 dicembre 2016

Aggiornamento generale

Salve a tutti, scrivo il seguente comunicato per aggiornarvi in merito a tutto ciò che concerne la questione obbligo vaccinale e nidi/materne.
- Trieste e Friuli Venezia Giulia: 
In merito a Trieste sappiamo ancora poco di che cosa ci si deve aspettare, poiché la regione ha rimandato il commissione la proposta e non sappiamo se e come decideranno di muoversi dalla giunta comunale, intanto si stanno preparando i ricorsi con il COMILVA, a quanto ne sappiamo.
Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia sembrerebbe che la proposta sia stata rimandata in commissione.
-Veneto: provvederò nei prossimi giorni a leggere la proposta e tutto ciò che ne concerne, ma rimane sicuro il fatto del comune di Roveredo, dove sembra sia stata approvata una delibera in merito alla questione vaccini - nidi/materne.
- Lombardia: sappiamo che attualmente la proposta è ferma.
- Lazio: stiamo ancora cercando di reperire e capire come si stanno muovendo in giunta regionale.
- Campania: sembra sia stata avanzata la proposta di legge in merito all'obbligo vaccinale.
- Perugia: sembra sia stata discussa e approvata una mozione in merito all'obbligo vaccinale.
- Toscana: il giorno 9 gennaio verrà fatta la prima udienza di discussione della proposta.
- Marche: un gruppo di genitori si sta occupando della raccolta firme in merito alla questione da sottoporre in regione.
- Sardegna: la proposta è stata rigettata.
- Sicilia: la proposta ad ora deve essere ridiscussa in Commissione.
- Grosseto: la discussione definitiva avverrà in data 28 dicembre.

Infine per quanto riguarda la questione Emilia Romagna, sono state inviate moltissime raccomandate, visto quante adesioni abbiamo riscontrato.


In merito alla questione ricorso, ci tengo a fare alcune precisazioni, di modo che non ci siano altri malintesi.
Ad oggi per molte raccomandate sono già arrivate le ricevute, mentre per altre ancora no, questo è per il fatto che molte sono state spedite a ridosso del ponte del 8 dicembre.
Insieme al legale abbiamo deciso che in caso di mancanza di riscontro, verso inizio gennaio, ci sentiamo per consultarci e vedere come procedere con il ricorso per il TAR.
Nel caso questa richiesta di modifica, fatta in via bonaria, non venisse accolta, si procede con un ricorso vero e proprio al TAR, in opposizione alla Regione, impugnando la legge.La questione ricorso è stata dibattuta molto bene, ovvero: come la stessa legge recita, i regolamenti attuativi, non verranno recepiti e pubblicati dal singolo comune, ma dalla regione stessa sul BURERT (Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna); l'unica differenza che ci può essere tra i comuni è a livello di ammontare della sanzione amministrativa che verrà fatta alle strutture che non applicano la legge (che dovrà comunque essere compresa tra i 2.000 ed i 10.000€); Il ricorso sarà da effettuare in opposizione quindi alla regione in due modalità: preventivamente, quindi senza aspettare che inizino le esclusioni e decadano i tempi utili per la presentazione del ricorso, oppure di risposta alla prima esclusione che verrà effettuata. Nel primo caso si parte già di gruppo, nel secondo caso i genitori che potrebbero vedere i bimbi esclusi si possono unire a quello della prima famiglia. Unendo le forze il costo sarebbe irrisorio, anche solo con un centinaio di famiglie.


Vi ricordo che per qualsiasi dubbio o domanda, siamo aperti al dialogo e in modo sereno e civile. 

Colgo l'occasione per augurarvi un sereno Natale insieme a tutti coloro i quali vi sono maggiormente cari, da trascorrere sereni e felici.
Siamo speranzosi, speriamo in un mondo migliore, lo dobbiamo ai nostri figli.


Ana Diana Demian
Presidente LOV - Liberi dall'Obbligo Vaccinale

martedì 29 novembre 2016

Un solo obiettivo, varie strategie

Salve a tutti, sono con la presente a scrivere un comunicato in qualità di Presidente della associazione LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale, per la situazione che si sta venendo a creare tra le varie regioni e non solo, questo perché ritengo opportuno offrire qualche punto chiarificatore in merito.
Partiamo dalle situazioni che si stanno venendo a creare nelle varie regioni:
In merito alla regione Emilia Romagna la legge è stata approvata il data 22 novembre, promulgata in data 24, e pubblicata in data 25 novembre, con decorso di efficacia a partire dal 26 novembre.

Che cosa significa?
Significa che se una persona vuole portare il figlio in uno spazio gioco, da sabato 26 novembre lo spazio giochi potrebbe rifiutare l'accesso del bambino al suddetto. Solo per la questione asili nido si deve aspettare la pubblicazione delle informazioni integrative, che avverrà entro 30 giorni dalla data di pubblicazione.

Indifferentemente dal fatto che ci siano già stati atti attuativi della legge o meno, la legge di per sé è lesiva, nei suoi principi, quindi i ricorsi possono essere effettuati indifferentemente dal fatto che abbia già prodotto discriminazioni o meno ad oggi.

Aggiornamento in merito alle altre regioni:

- per la regione Lombardia sembra sia tutto fermo, in attesa quindi dell'esito del referendum o di normative dello Stato in merito;

- per la regione Toscana, stiamo cercando di vedere se la proposta di legge in merito sia già stata depositata o meno, aspettiamo notizie;

- per il Veneto, dobbiamo ancora vedere se e come si evolve la situazione, sperando non vogliano seguire la linea dell'Emilia Romagna; in teoria sembra si vogliano arrogare il diritto di escludere i bambini nelle zone dove le coperture sono basse - http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3073541

- per il Lazio, stiamo cercando la proposta di legge per capire come controbattere;

- per il Friuli Venezia Giulia, ci sono due proposte, una della giunta di Trieste e una della regione. Per quanto riguarda Trieste, come ormai molti saprete, sembra che ieri sera ci sia stata la votazione nella giunta comunale e la mozione sia stata approvata;

- per la regione Marche, stiamo cercando di ottenere la copia della proposta di legge;

- per la regione Sicilia, sembra siano state solo delle dichiarazioni senza alcun valore e senza alcuna proposta di legge depositata;

La linea che noi intendiamo seguire è la proposta di effettuare ricorso come cittadini, ed in qualità di cittadini si può effettuare. In caso di esito negativo abbiamo già un piano di riserva.
Questo è per quanto riguarda il ricorso e sono personalmente in contatto con legali di fiducia per questo argomento.
In merito a questo tema voglio aprire una piccola parentesi.
Il mio interesse è quello di risolvere il problema e sono stanca di tutte le polemiche che vengono fatte soprattutto nei miei confronti ma non solo, anche per le iniziative che si sta portando avanti, insieme ad altri genitori, e non solo per quanto riguarda l'associazione in sé. Se non sono ben accette, non critico, ognuno è libero di pensare quello che meglio desidera, ma gli atti di sabotaggio non sono ben accetti.
Siamo aperti alle collaborazioni con chiunque condivida lo stesso obiettivo. Molti di voi hanno anche il mio numero di telefono privato e mi possono contattare anche tramite mail e Facebbok e Messenger. Per chiunque voglia unire le forze, io ci sono.
In qualità di Presidente che ha visto l'evolversi di queste situazioni, posso tranquillamente affermare che vi sono state troppe persone e associazioni che hanno considerato male le mosse oppure hanno sottovalutato i politici. Il problema è che ciò continua ad accadere, quindi non si impara mai dai propri errori. Ci ritroviamo con una assemblea indetta dal Comilva a Trieste, invece che manifestare il proprio dissenso durante la votazione nel Consiglio Comunale, che stava avvenendo nello stesso frangente. Non sono parole mie ma di persone deluse da tutto ciò e che vi hanno partecipato, ed io intendo dare voce al loro dissenso. Ci ritroviamo con proposte di legge, mozioni e delibere e sta sfuggendo tutto di mano e ognuno va in cerca della propria fama e della propria gloria.
A titolo personale posso tranquillamente affermare che da parte mia il tutto è sempre stato fatto per una questione di principio. Non ho mai voluto un centesimo e aiuterò sempre chiunque chieda una mano ma addirittura andare ad infangare me o altre persone con cui collaboro non lo accetto.








Personalmente in questo momento storico l'ultima cosa da fare sarebbe di pensare ad introiti o presunta fama per non si sa quale motivo.
Questo lo affermo su basi certe. Il 4 di dicembre c'è un referendum che potrebbe compromettere qualsiasi libertà di scelta di noi genitori e anche di tutti i cittadini. Lo affermo con motivazioni valide, ovvero la seguente:

Parliamo di una proposta di legge indetta dai deputati Borghese e Merlo in data 31 marzo 2016 in merito al rendere obbligatorie anche le vaccinazioni anti pertosse e anti morbillo, anche per la scuola dell'obbligo.
Attualmente l'iter legislativo si è fermato solo all'assegnazione all'assemblea competente, ovvero XII Assemblea Affari Sociali. L'iter è verificabile qui di seguito:

In tutto ciò reputo che l'ultima cosa da fare sarebbe cercare di sabotare le azioni di un gruppo di cittadini che non sentendosi tutelati o rappresentanti o per motivi puramente personali abbiano deciso di seguire una via diversa. Reputo che in questo momento ci voglia unione o quantomeno un minimo di rispetto visto che l'obiettivo è comune: tutelare i nostri figli ed il loro futuro.

Vi informo che è possibile associarsi o anche richiedere di associarsi scrivendo una mail a info.liberidallobbligo@gmail.com

Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete scrivere sia alla suddetta mail che a me privatamente.

Ringrazio tutti.

Ana Diana Demian
Presidente LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale


Post Scriptum: aggiungo che mi hanno appena comunicato anche la proposta dell'Umbria.
http://www.quotidianosanita.it/umbria/articolo.php?articolo_id=45283


domenica 27 novembre 2016

Intervista a Bonaccini e Venturi

In data 25 novembre il Presidente della regione Emilia Romagna, insieme all'Assessore alla Sanità Sergio Venturi, hanno deciso di fare una diretta video su Facebook per cercare di chiarire possibili dubbi che le persone avrebbero potuto avere in merito alla legge pubblicata in mattinata sul Bollettino Ufficiale. Qui trovate il link al video https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1178341285536100&id=264302983606606

Inizio a parlare di quest'intervista ricollegandomi alla parte finale del post precedente, per chi se lo fosse perso, ecco qui il link https://liberidallobbligovaccinale.blogspot.it/2016/11/analisi-della-legge-regionale-nr-16.html

Il post precedente è stato concluso lanciando alcune domande di spunto e riflessione, e questioni che premono a molti noi genitori e non sono nemmeno troppo tecniche. Il presidente ha dichiarato che la legge sarebbe diventata operativa nel giro di alcuni mesi, i dettagli in merito all'attuazione sarebbero arrivati entro 30 giorni e che queste legge avrebbe riguardato l'anno scolastico 2017/2018, mentre come abbiamo visto dall'ultima parte della legge pubblicata, non è così. Bisognerebbe ricordare al presidente Bonaccini che le tecniche di comunicazione e di marketing fatte in questa maniera funzionavano negli anni '90, attualmente grazie anche a internet e social media, le bugie hanno le gambe inesistenti. Essendo “comunicazione e marketing regionali” fra le sue competenze, pretendo le svolga in maniera linda in qualità di cittadina della sua regione.

In merito invece alla figura dell'Assessore alla Sanità, il signor Sergio Venturi, vorrei riportarvi questa frase dalla sua biografia dal sito della regione, capirete il perché in un secondo momento: “Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia (Università di Bologna), la specializzazione in Malattie dell’apparato digerente e un master in Amministrazione e Gestione dei Servizi Sanitari, ha ricoperto vari incarichi dirigenziali all’interno del servizio sanitario regionale (Usl Bologna nord, Faenza, Ravenna e Modena).”

Cercherò di fare un pensiero logico sui punti toccati dal signor Venturi e dal signor Bonaccini, con le domande poste dai genitori e le risposte che sono state date.

Il primo a rispondere è il Venturi il quale dichiara che non vuole rispondere troppo sulle questioni tecniche dato che in questi trenta giorni ne parleranno nel tavolo di discussione apposito.
La seconda questione toccata, è la possibile contagiosità dei bambini vaccinati con vaccini a virus vivi o attenuati. Secondo Venturi si tratta di leggende metropolitane, peccato che non lo sia ed effettivamente sulla questione vi sono online diverse dispense, inclusa una della AUSL di Piacenza, ecco il link http://www.ausl.pc.it/garanzie_cittadini/carta_servizi/onco_ematologia/doc/STRATEGIE_PER_UNA_VITA_SICURA.pdf
Secondo Venturi, questa è una delle leggende metropolitane che ha portato la regione a dover varare questa legge.

Il secondo punto toccato è quello delle quattro vaccinazioni obbligatorie. Venturi sembra quasi triste per il fatto che “noi potevamo fare solo questo”, puntando però poi sull'invitare i cittadini ad andare a votare per il referendum, parlando di migliore qualità del servizio sanitario nazionale se si riuscisse a fare la modifica della Costituzione.

La terza questione riguarda i famosi bimbi che “non possono essere vaccinati”. Si cita la legge come una misura di tutela nei confronti dei bambini non vaccinabili perché con immunodeficienze o altre patologie, parlando di un fantomatico effetto di ambiente protetto. Prima di andare a parlare di leggende metropolitane ritengo che si dovrebbe fare almeno un ripasso dei punti salienti.
Oltre a voler riferire a lor signori testimonianze di madri che hanno davvero figli con problemi e che nei momenti di “massima”, nella migliore delle ipotesi escono con la mascherina, vorrei informarli che le uniche vaccinazioni che potrebbero essere somministrate con estrema cautela sono quelle attenuate. Le quattro vaccinazioni obbligatorie possono essere tranquillamente somministrate nel 99% circa di quei soggetti. Queste non sono leggende metropolitane, il tutto si trova qui http://www.iss.it/binary/publ/cont/09_13_web.pdf? - Istituto Superiore di Sanità, di fatti, qui di seguito l'immagine delle controindicazioni per la somministrazione dell'esavalente.




Un punto interessante toccato da un'ascoltatrice riguarda il fatto che il tutto sia stato fatto per far guadagnare le case farmaceutiche, per la risposta a questo punto vi rimando agli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, dove si parla proprio della regola della domanda e dell'offerta e della necessità di aumentare il minimo di copertura garantita per aver maggior margine di contrattazione sul prezzo.

Una domanda posta da più ascoltatori riguarda i quattro obbligatori che attualmente non sono disponibili singolarmente. Venturi afferma che si stanno muovendo insieme a tutta la filiale del farmaco per procurarsi i vaccini singoli, afferma però che sarebbe auspicabile riuscire a rendere obbligatori i sei dell'esavalente. Questo poiché abbiamo stragi di bambini con pertosse negli ospedali.
Sarebbe cosa buona e giusta se qualcuno spiegasse che in Italia il procurato allarme è ancora perseguibile per legge perché parlare di stragi inesistenti, lo è.

Venturi risponde ad Ambra che le vaccinazioni sono farmaci molto sicuri e testati, lo dimostrano EMA (Agenzia Europea del Farmaco) e FDA (Food and Drug Administration), di fatti per citarlo, riporto le sue stesse parole: “È rigorosissima la sperimentazione che viene effettuata sui bambini piccoli..”

Venturi verso il minuto 24 del video dice una cosa assurda: “Linda ci chiede come pensiamo di gestire i parchi divertimento e gli spazi ricreativi. Credo che interessi a tutti, allora. Noi non possiamo impedire che nei parchi di divertimento entrino tutti quelli che vogliono entrare, noi ci occupiamo delle comunità nelle quali i bambini vivono tutti i giorni come gli asili nido per l'appunto, i parchi di divertimento, al massimo nei parchi di divertimento i sindaci possono impedire di fumare come certamente non possiamo immaginare che tutti quelli che entrano nei parchi di divertimento o i turisti debbano essere soggetti alle nostre regole. Questo francamente non possiamo farlo, neanche volendo.”
In merito a quanto sopra la domanda sorge spontanea: l'assessore Venturi lo ha letto il testo della proposta prima di votarla e approvarla o l'articolo 9 e relativi sono sfuggiti? Personalmente lo ritengo grave indifferentemente dalla scusa che possa asserire.

Bonaccini invece alcuni minuti dopo decide di rispondere ad una persona che vuole sapere se tale legge si applica anche ai turisti che si recano nella nostra regione. Afferma in tutta risposta “stiamo parlando di una legge dentro la quale vi è l'obbligatorietà di vaccinazione per i bambini e le bambine che vogliono essere iscritti dai loro genitori negli asili nido”, quindi o ha deciso di voler deviare oppure l'articolo 9 non è stato letto da nessuno dei due, che sono anche firmatari della proposta.
Vorrei ricordare che la legge non può effettuare distinzioni tra autoctoni e non, e soprattutto quando si viaggia in un paese come turista bisogna conoscere e applicare la legge, quindi sarebbe bene sapere se verranno intraprese campagne informative anche per coloro che intendono rivolgersi alla nostra regione per attività di turismo.
Da questo punto di vista sarebbe interessante chiederlo anche all'Assessore del Turismo della nostra regione, Andrea Corsini (PD), il quale ha sottoscritto la legge, votando favorevolmente, ma non ha tenuto conto del fatto che non possono essere effettuati atti di attenuazione dei principi di questa legge nei confronti dei turisti. Quindi se un turista con figli non vaccinati, desiderasse accedere ad un servizio ricreativo mentre si trova presso una struttura alberghiera, non lo dovrebbe poter fare.
Nel caso si decidesse di fare distinzioni, io personalmente in qualità di cittadina di questa regione prometto di recarmi presso tutti i servizi alberghieri della riviera e cogliere l'occasione per far rispettare la legge in tutti gli spazi gioco, ricreativi in tutte le strutture balneari.


Venturi decide di rispondere all'inizio alla domanda riferita alle vaccinazioni nel personale e asserisce solo che vi saranno campagne di informazione. Verso la fine, causa insistenza degli ascoltatori, Bonaccini chiede di ripetere, ed ecco la risposta:
sul personale che lavora nei nidi faremo delle azioni nelle prossime settimane per sensibilizzare al fatto che è evidente che anche loro nel caso in cui non fossero già immunizzati, sarebbe bene che si sottoponessero alla vaccinazione. Ricordo però che il bambino vaccinato non prende più la malattia e quindi prescinde questo nel nido dal fatto che ci possa essere una persona che non sia immunizzata e che fa parte del personale.”
I bambini vaccinati, sani, vengono esclusi perché non vaccinati ma per il personale si può al massimo fare una campagna di informazione, se però non si vaccinassero non comportano rischi per i non vaccinati. Ed i famosi bimbi con immunodeficienze o con patologie? Li sacrifichiamo?

Al minuto 26 Venturi decide di rispondere sulla domanda sui suoi richiami e lui asserisce di aver effettuato tutti i richiami, incluso il vaccino antinfluenzale tre giorni prima a cui aggiunge: “non è che mi comporto come il medico che dice di fare una cosa agli altri e non la fa lui”.

Al minuto 28 il signor Venturi si addentra nel mondo delle cause per indennizzo, non sono risarcimenti bensì indennizzi, definiti tali dalla legge 210 del 1992, e asserisce che la decisione è spettante al giudice. Credo sarebbe bene spiegare al signor Venturi che nelle cause si presentano le perizie dei tecnici di parte e si decide di conseguenza in base a quelle.
Siccome le reazioni avverse anche gravi non sono 1 su 1.000.000 di dosi, posto qui sotto parte della scheda tecnica dell'Infanrix Hexa, esavalente maggiormente usato attualmente in Italia.


Da mamma che viene considerata disinformata devo ammettere che sono rimasta sconvolta da queste dichiarazioni da parte del DOTTOR Venturi:
... la bambina di Bologna purtroppo non poteva essere vaccinata per il semplice motivo che aveva 3 mesi quindi non aveva ancora l'età per essere vaccinata e la pertosse non l'ha presa per aria ma l'ha presa evidentemente da qualcuno che in famiglia o tra i conoscenti aveva quel virus, …”
Da un medico che non sa che le vaccinazioni vengono effettuate a partire dal 61° giorno di vita e che parla di virus della pertosse, mentre buona parte della popolazione sa essere un batterio, lo ritengo inaccettabile, soprattutto perché la stessa persona dice dopo: “penso che tutti siamo in buona fede nello scrivere le cose che scriviamo però un minimo di conoscenza bisognerebbe manifestarla prima di continuare a disseminare disinformazione.”


Dal punto di vista della serietà e della conoscenza reputo che manchino entrambe in questa intervista. Si denota sopratutto la mancanza di serietà, di conoscenza e alcuni punti sono spaventosi. Sembrerebbe giusto trarre una conclusione molto difficile da credere: c'era necessità di aumentare il numero dei posti disponibili, ed essendo in Italia, con una coperta, si è deciso di togliere il nido ed i servizi ricreativi ai bambini non vaccinati o vaccinati con calendari differenziati.
I bambini sieropositivi o con epatite b o con altre patologie possono frequentare e sono tutelati dalle leggi sulla privacy e contro la discriminazione, perché tale principio non può essere applicato anche ai bambini non vaccinati, che oltretutto sono anche sani? Proprio per il fatto che nel caso della mancata o differita vaccinazione si potrebbe addurre un presunto rischio ipotetico, e allora perché non vietare questi servizi anche a loro?
Sarebbe anche interessante sapere se di quei bambini che sono stati vaccinati, siano anche diventati immuni verso tali patologie, questo perché nessun vaccino immunizza il 100% delle persone vaccinate. Questi bambini “non responsivi” sarebbero da equiparare tecnicamente ai bambini non vaccinabili, quindi perché non fare titolazioni anticorpali ed escluderli in caso non abbiano anticorpi?
Ci sarebbero decine e decine di domande in merito a questa legge, intanto attendiamo la normativa definitiva che dovrebbe arrivare entro 30 giorni.

Ricordatevi di tutto questo alle prossime elezioni o voti, perché per me avere un presidente della giunta e un assessore della sanità che non conoscono la legge approvata è gravissimo e purtroppo, nonostante un inizio ambiguo, non è una barzelletta.

Ana Diana Demian

Presidente LOV – Liberi dall'Obbligo Vaccinale